Sui rifugiati l’Italia vittima dell’Europa? Alfano e Renzi ma che state a dì!
Articolo su Huffington Post di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante –
“È tutta colpa dell’Europa che ci lascia soli a fronteggiare un afflusso immenso, continuo, inarrestabile di disperati”.
Come già in passato, anche davanti all’ennesima strage di innocenti in fuga nel Mediterraneo il governo italiano ha reagito puntando il dito sull’Europa. Per il ministro dell’interno Angelino Alfano, “l’Europa non ci sta aiutando a recuperare i morti e a soccorrere i vivi” e “l’Italia non può diventare la prigione dei rifugiati politici”. Ancora più duro il presidente del consiglio Renzi: “L’Unione europea – ha dichiarato – salva le banche ma fa morire i bimbi”.
Davvero le larghe intese, in questo caso, danno il peggio di se stesse, allineando l’intero governo e l’ampia maggioranza che lo sostiene su due colossali bugie.
Prima bugia: l’Europa non sostiene l’Italia nelle politiche di accoglienza verso gli immigrati e i rifugiati. Questo, semplicemente, non è vero. Solo negli ultimi sei anni il nostro Paese ha ricevuto quasi 300 milioni di euro da diversi fondi europei collegati alle politiche dell’immigrazione: controllo delle frontiere, rimpatri, rifugiati, integrazione. Sarebbe interessante sapere come questi quattrini sono stati spesi, ma un fatto è certo: non sono stati usati per costruire una politica dell’immigrazione e dell’asilo degna di questo nome. In particolare, l’Italia è totalmente incapace – malgrado gli sforzi generosi di molti di coloro che se ne occupano – di garantire ai richiedenti asilo un’accoglienza dignitosa e tempi accettabili per ottenere risposta alle loro domande. Anche da qui nascono i problemi di gestione dei Centri di Accoglienza dei Richiedenti Asilo: difficile aspettarsi serenità e spirito collaborativo da chi deve attendere tempi biblici prima di sapere se gli verrà o no riconosciuto lo status di rifugiato.
Seconda bugia: in Italia si concentra la gran parte dei richiedenti asilo che si trovano in Europa. In base ai dati Eurostat, in Europa nel 2013 vi sono state 435 mila richieste d’asilo. Di queste 127 mila hanno riguardato la Germania, 65 mila la Francia, 30 mila il Regno Unito e 28 mila l’Italia. In rapporto alla popolazione di ciascuno Stato membro, i tassi più elevati di richiedenti asilo si sono registrati in Svezia (5700 richiedenti per milione di abitanti), a Malta (5300), in Austria (2100), in Lussemburgo (2000), in Ungheria e Belgio (1.900 ciascuno). Molto più basso il dato italiano: 470 richieste per ogni milione di abitanti.
Matteo Renzi ripete ogni giorno, sui temi più svariati, che vuole cambiare verso, rimboccarsi le maniche, metterci la faccia. Benissimo, invece di inseguire il suo ministro dell’interno, che dal caso Shalabayeva al finto funerale dei 400 morti di Lampedusa allestito davanti a casa sua ad Agrigento ha dimostrato che in fatto di diritti umani non è proprio un fuoriclasse, cominci a “cambiare verso” alle politiche dell’accoglienza ai rifugiati, a “rimboccarsi le maniche” per trattarli con decenza e dignità, a “metterci la faccia” invece di nascondersi dietro quella dell’Europa.