Sulla proroga delle concessioni autostradali accordo fantasma tra Roma e Bruxelles
Non c’è alcun accordo tra Roma e Bruxelles circa la proroga delle concessioni autostradali prevista dal decreto Sblocca Italia. Lo rende noto la copresidente dei Verdi europei e coordinatrice di Green Italia Monica Frassoni, dopo aver incontrato, insieme all’europarlamentare verde Ernest Urtasun, il commissario al Mercato Interno Michel Barnier.
Oltre a destinare più di 1,8 miliardi di euro alle autostrade, il decreto Sblocca Italia ammette la proroga della scadenza delle concessioni autostradali esistenti. Una norma in contrasto con la direttiva Bolkestein, che prevede il ricorso alle gare per l’assegnazione delle concessioni, già aggirata dall’Italia in più casi, secondo la Frassoni e Urtasun. “Le concessionarie autostradali italiane hanno già ottenuto e applicato robuste proroghe alla durata delle concessioni”, dichiara la copresidente dei Verdi europei, ricordando le proroghe che sono state concesse tra gli anni 90 e i primi anni 2000, “invocando il contenzioso pregresso, le privatizzazioni e gli investimenti da fare”.
Il quadro italiano in materia di concessioni autostradali è stato sintetizzato in un dossier da Anna Donati, della direzione di Green Italia, e segnalato dalla Frassoni e da Urtasun ai commissari alla Concorrenza e al Mercato interno Joaquín Almunia e Michel Barnier, con la richiesta a intervenire per garantire che, “alla scadenza prefissata, anche in caso di investimenti inseriti in concessione, si proceda per la scelta del gestore mediante gara”. In più, i due hanno chiesto di assicurare l’applicazione della regola del subentro, in base alla quale “chi gareggia sa di doversi accollare gli investimenti sia sul piano della realizzazione che degli ammortamenti.”
La Commissione, comunque, non si è ancora impegnata ad accettare le proroghe previste dal dl Sblocca Italia. Incontrando la Frassoni e Urtasun, lunedì “Barnier ha confermato di aver ricevuto la richiesta di proroga della scadenza di alcune concessioni autostradali da parte del Governo italiano, ma ha aggiunto che si tratta per ora solo di una conversazione in fase iniziale”. “Non c’è ancora nessun accordo – sottolinea la Frassoni -, né tantomeno alcuna garanzia, dunque, tra la Commissione e il ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi”. La discussione continuerà con i successori di Almunia e Barnier, con cui – assicura la Frassoni – “prederemo rapidamente contatto”