La Rete e il fattore C, il secondo appuntamento di ECO_LOGICAMENTE
Green Italia Verdi Europei, organizza in nuovo incontro, ECO_LOGICAMENTE Contaminazioni Green a Testaccio, presso la Città dell’Altra Economia, CAE, Largo Dino Frisullo, ex-Mattatoio, Testaccio.
Appuntamento martedi 24 marzo 2015, dalle 18.30 alle 20.30.
Flavia Marzano, Sonia Montegiove, Emma Pietrafesa, Nicoletta Staccioli e Fernanda Faini, presentano il loro ebook La Rete e il fattore C: competenze, conoscenze e consapevolezze, che fa parte della collana Collana WoW (World of Wister) ed è scaricabile all’indirizzo http://www.wister.it/.
Modera l’incontro lo psicosociologo e formatore Jamil Amirian, conclude il dibattito Annalisa Corrado, coportavoce di Green Italia.
“Essere Green – dichiara la coportavoce di Green Italia Annalisa Corrado – lo abbiamo detto nel primo incontro, non è “solo” ambientalismo in senso stretto, energia rinnovabile o lotta alla cementificazione. Questi temi preziosi e cruciali non esauriscono, di fatto, i temi e gli ambiti in cui l’ecologia ha qualcosa da dire!Proprio per questo, una delle contaminazioni green che ci piace scoprire in questo secondo appuntamento a Testaccio è quella legata alle enormi potenzialità dalla Rete, e vogliamo farlo attraverso uno dei frutti di una collaborazione scaturita da una rete, “digitale” ma non certo “virtuale, di oltre 500 donne”.
La Rete e il fattore C: competenze, conoscenze e consapevolezze fa parte della Collana WoW (World of Wister) e nasce da una serie di incontri ed gratuiti divulgativi e di formazione, i Learning Meeting organizzati da WISTER (Women for Intelligent and Smart TERritories) nata da un’idea di Flavia Marzano.
Obiettivo di WISTER (http://www.wister.it/), che è parte di Stati Generali dell’Innovazione (SGI), è promuovere politiche dell’innovazione sensibili alle differenze, a partire da quelle di genere. Riconoscere e integrare i bisogni, gli interessi e le competenze delle donne nella ricerca, nei progetti e nei dibattiti sull’innovazione; promuovere attività per colmare il digital divide di genere, per supportare le start up femminili, per aumentare la presenza di donne nei percorsi di studio e nelle carriere ICT. E provare a migliorare le sinergie tra innovazione sociale e tecnologica.