Green Italia parte dalle Marche. Si è tenuta ad Ancona la prima iniziativa del nuovo movimento ecologista italiano
Si è tenuta questa mattina ad Ancona la prima iniziativa del nuovo movimento ecologista italiano
I promotori: “Le Marche sapiente intreccio tra green economy e valori sociali, il mix perfetto su cui puntare”
L’avventura di Green Italia non poteva che iniziare dalle Marche, tra le Regioni italiane con più imprese manifatturiere legate alla qualità del territorio e dove la green economy è una parte rilevante dell’economia regionale.
Si è tenuta questa mattina (24 luglio) ad Ancona, presso l’aula del Mare, il primo appuntamento sul territorio nazionale del movimento ecologista italiano che è stato battezzato qualche settimana fa a Roma. Molti gli intervenuti provenienti dal mondo delle imprese della green economy, della società civile e istituzionale oltre ai promotori nazionali Maria Assunta Brachetta, Francesco Ferrante, Fabio Granata e Fabio Renzi.
“Vogliamo costruire le condizioni per un soggetto politico che si basi sulla visione della green economy come perno di uno sviluppo sostenibile, non solo amico dell’ambiente, ma fattore di modernizzazione, rilancio dell’economia e dell’occupazione – dichiarano i promotori -. Non e’ un’operazione solo culturale, evidentemente, ma essenzialmente politica che potrebbe vedere il primo appuntamento elettorale nelle elezioni europee del 2014. E per l’Italia, ma questo vale ancora di più per le Marche, è particolarmente congeniale l’approccio ‘green’ nel superamento della crisi, data la vocazione manifatturiera della nostra economia. Si potrebbe davvero dare nuovo impulso all’occupazione, soprattutto giovanile. Inoltre, c’è tutto la parte legata alla valorizzazione delle eccellenze e delle unicità italiane come il territorio, i beni culturali e l’eno-gastrononomia, temi legati all’identità nazionale che ci permettono di dialogare con tutti, indipendentemente dalle provenienze di ciascuno”.
E la formula su cui si basa è davvero semplice: il progetto Green New Deal per l’Italia, ovvero la certezza che soltanto mettendo in atto le pratiche in difesa dell’ambiente, nei più svariati settori di attività, è possibile rilanciare l’economia.
Al punto in cui si è oggi giunti è infatti impensabile poter scindere la difesa dell’ambiente dalla prospettiva concreta di rilancio economico; è dunque necessario mettere l’ecologia nel cuore della politica, affinché quest’ultima possa contribuire a innescare nuovi impulsi per la creazione di posti di lavoro, attraverso il potenziamento di settori altamente strategici che sappiano sfruttare le agevolazioni e i contribuiti europei, messi a disposizione di chi intraprende investimenti ecosostenibili.
Da oggi, quindi, parte la fase di confronto con il territorio e i cittadini che culminerà con l’Assemblea Costitutiva del nuovo movimento che si terrà il 7 e 8 dicembre.
Ancona 24/7/13