Green Italia: COP25 un grave fallimento
GreenItalia esprime rammarico per il fallimento del vertice delle Nazioni Unite sull’ambiente COP25 di Madrid: i delegati di 200 Paesi non sono riusciti a trovare un accordo ed un punto di sintesi.
Non è stato completato il «libro delle regole» dell’Accordo di Parigi per i prossimi dieci cruciali anni e la creazione di un quadro temporale condiviso per gli obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2. Nulla di fatto per l’articolo 6 sulla finanza climatica, ovvero i meccanismi per usare i crediti di carbonio nei Paesi industrializzati per alleviare i costi della decarbonizzazione.
Si è assistito ad un’alleanza trasversale di governi negazionisti e sovranisti. Soprattutto Usa, Brasile, Australia, mentre è mancato il ruolo protagonista dell’Europa nonostante i tanti proclami dei Governi e della Commissione Europea.
“Diventa drammatica – dichiara Francesco Ferrante, dell’Ufficio di presidenza di GreenItalia, presente a Madrid – la distanza fra l’urgenza dettata dagli scienziati, voluta dai ragazzi e su cui persino molte imprese si rivelano disponibili e la paralisi in cui i governi hanno costretto questa tornata di negoziati. Ad opporsi sono sempre ‘i soliti noti’, dagli Usa al Brasile ai paesi produttori di petrolio, alla Cina e all’india che frenano. Ma ciò che è mancato a Madrid – aggiunge Ferrante – è stato il protagonismo europeo che la presentazione del Green Deal aveva fatto sperare potesse essere il catalizzatore del cambiamento. Invece l’Europa è rimasta balbettante”