Della Seta sul Corriere della Sera: “I Fori? Per favore non chiamiamola pedonalizzazione”
Intervento di Roberto Della Seta sul Corriere della Sera del 28/7/13 –
E’ una decisione di buonsenso quella del Sindaco di Roma Marino di riservare Via dei Fori Imperiali e il Piazzale del Colosseo ai soli mezzi pubblici, autobus e taxi, chiudendola alle auto private. Ridurrà la circolazione a motore e dunque l’inquinamento nell’area, rappresenterà un incentivo all’uso del trasporto pubblico utilissimo per una città come Roma dove gran parte delle persone si spostano in automobile.
Solo, si rispettino le parole e si smetta di chiamare tutto questo pedonalizzazione. E’ un’altra cosa: una cosa sensata e condivisibile, ma un’altra cosa. Pedonalizzare i Fori significa consegnarli, per l’appunto, all’uso esclusivo di chi si muove a piedi (o in bicicletta, o in carrozzina, o se disabile in carrozzella: insomma in ogni modo purché non a motore): una scelta che trasformerebbe questo patrimonio culturale senza eguali nel più grande museo a cielo aperto del mondo, un’operazione di marketing territoriale che non costerebbe nulla ai contribuenti e porterebbe grandi vantaggi all’immagine turistica della città.
Come si sa, la proposta di pedonalizzare l’area dei Fori ha già una lunga storia. I primi ad avanzarla furono 35 anni fa quattro grandi intellettuali: Giulio Carlo Argan, sindaco dal 1976 al 1978, Leonardo Benevolo, Adriano La Regina, Antonio Cederna. Scriveva Cederna nel 1979 su questo giornale: “E’ assolutamente necessario eliminare il traffico dal centro archeologico di Roma, e costituire una ‘spina verde’ che dal Colosseo a dall’Arco di Costantino si spinga fin verso piazza Venezia”.
Non se n’è mai fatto nulla malgrado la pressione e la mobilitazione continue di associazioni e comitati, Legambiente in testa. Unica simbolica innovazione le “domeniche ecologiche” decise a suo tempo da Rutelli sindaco e poi confermate da Veltroni, che se non altro hanno fatto assaporare a migliaia di romani e di turisti cosa sarebbero di ancora più bello e di molto più godibile i Fori e il Colosseo senza la puzza, il rumore, l’ingombro, le polveri dei veicoli a motore.
La corsia preferenziale, ripeto, va benissimo, ma non restituirà ai pedoni nemmeno un metro quadrato di via dei Fori. In tutto il mondo una zona è pedonale se chi ci passeggia non rischia di finire sotto un mezzo a motore, privato o pubblico che sia. In tutto il mondo, Roma compresa.
Qui puoi leggere l’articolo sulle pagine del Corriere della Sera 28lug13_corsera