Il Presidente Mattarella vada a Taranto a difendere la Costituzione
“A Taranto,nonostante i tanti proclami,la catastrofe sanitaria e ambientale di proporzioni inaudite, sembra come “scivolare” lungo il piano inclinato della retorica Renziana. L’ultima vergognosa pagina e’stata quella della estromissione dell’Ilva e della famiglia Riva da responsabili civili nel processo nato dall’inchiesta “Ambiente svenduto”. Abbiamo salutato l’elezione di Mattarella affidandogli l’altissimo compito di vigilanza e di difesa dei principi costituzionali e in particolar modo dell’articolo 9: il Presidente faccia di Taranto la sua prima visita istituzionale e lanci un segnale alla nazione e al Parlamento inequivocabile anche attraverso un fermo richiamo all’immediata e definitiva approvazione di una rigorosa legge sui reati ambientali e sul loro inserimento nel codice penale”.
Lo dichiara il coordinatore nazionale di Green Italia Fabio Granata.
“Dopo mesi di chiacchiere – continua Granata – non esiste un piano industriale,non e’ iniziato alcun risanamento ambientale e non esiste una chiara prospettiva di sviluppo da parte del Governo che preservi l’occupazione ma senza più fare sconti inaccettabili sulla pelle dei tarantini”.
“La “nazionalizzazione”dello stabilimento e la sua radicale riconversione deve essere frutto della confisca insieme all’intero patrimonio dei Riva ,con atti adeguati a colpire l’enorme ricchezza depositata in Svizzera e altrove. Taranto sia messa nelle condizioni di rinascere e rigenerarsi attraverso una radicale rigenerazione industriale sui modelli straordinari di cui sono state protagoniste altre grandi aree industriali europee. In più Taranto ha un patrimonio culturale e ambientale straordinario sul quale puntare per una nuova idea di sviluppo” – conclude Granata.