Verdi UE scrivono a Napolitano e Renzi, no all’esclusione della lista GreenItalia/VerdiEuropei

Reinhard Bütikofer e Jacqueline Cremers rispettivamente co-Presidente e Segretaria generale del Partito verde Europeo, assieme a Daniel Cohn-Bendit e Rebecca Harms, co-Presidenti del Gruppo dei Verdi al Parlamento europeo hanno scritto una lettera indirizzata al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e al Presidente del Consiglio Matteo Renzi dopo la decisione da parte degli Uffici elettorali di escludere dalla competizione europea la lista GreenItalia/VerdiEuropei.
Noi siamo convinti dell’importanza delle prossime elezioni europee, della necessità di saper mobilitare il maggior numero di cittadini al voto e di garantire la presenza di una voce politica ecologista anche in Italia. Crediamo che l’attuale lettera della Legge del 24 gennaio 1979, n. 18 sia sufficiente per sostenere l’esenzione dall’allegazione delle firme per qualsiasi lista che sia espressione a livello nazionale di un partito politico europeo, che alle precedenti consultazioni europee abbia ottenuto l’elezione di almeno un proprio candidato.
Riteniamo che, dopo il pronunciamento del TAR che ha considerato il Ministero dell’interno non competente a interpretare in senso restrittivo l’art.12 coma 4 della legge 18/1979; dopo ben due risoluzioni adottate dal Parlamento italiano finalizzate a valorizzare il ruolo dei partiti europei e a impegnare il governo a facilitare la partecipazione alle elezioni di liste che fanno riferimento a partiti europei, l’esclusione di GreenItalia /VerdiEuropei appare essere un atto che ha motivazioni più politiche che tecnico-legali.
Ci appelliamo perciò al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, da sempre un sostenitore coerente e prestigioso della necessità di un vero dibattito democratico che vada oltre i limiti degli Stati, e del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, che propone da quando è arrivato al governo la necessità di un cambio radicale delle politiche europee, di manifestare il loro sostegno a questa battaglia al fine di assicurare la più ampia partecipazione e rappresentanza in Europa della famiglia politica ecologista.