Si rottami il Ponte sullo Stretto, progetto morto e sepolto
“Quello sul Ponte sullo Stretto non è un nuovo finanziamento, perché i fondi iscritti nel Def sono gli stessi che girano ormai da cinque anni, ma è intollerabile che in merito ad un progetto morto e sepolto, affidato ad un commissario liquidatore, si possa ancora discutere di un miliardo e trecento milioni di euro. Che l’inserimento nel Def sia dovuto ad una svista o all’intervento di qualche longa manus poco importa, piuttosto il Governo chiuda per sempre la società responsabile dei lavori per il Ponte che ha drenato per decenni soldi pubblici, e si dirottino i 1300 milioni sule opere infrastrutturali e di messa in sicurezza del territorio che realmente servono al Paese”.
Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante e Anna Donati.
“Per anni – continuano gli esponenti ecologisti – i fautori del Ponte hanno raccontato la frottola dell’opera che non sarebbe costata nulla alla collettività, mentre un progetto fantasma ancora oggi potrebbe inghiottire più di un miliardo di euro, una cifra mostruosa , specie in tempi di spending review. Si metta fine una volta per tutte agli appetiti delle imprese che vogliono soldi dallo Stato, e si rottami un progetto che sarà ricordato solo come uno degli ultimi fallimenti dell’era berlusconiana”.