Senatrice Cattaneo: “Che ci azzecca” Stamina con gli Ogm?
Articolo su Huffington Post di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante
La firma prestigiosa della senatrice a vita Elena Cattaneo, accanto a quella di Gilberto Corbellini, per mettere all’indice quanti considerano gli Ogm in agricoltura un danno per l’Italia e per affiancarli come “nemici della scienza” ai difensori del metodo Stamina, persino a coloro che accusano i vaccini di provocare l’autismo. Così su “la Repubblica”, in un articolo nel quale i due scienziati teorizzano che questi e altri “casi” – Ogm, Stamina, vaccini e autismo, la stessa questione dei test clinici sugli animali – sono tutte facce di un’unica medaglia: un trionfo di “irrazionalità, fanatismo, emotività, tecnofobia, antimodernismo, anti-industrialismo, populismo”.
Questa invettiva di Cattaneo-Corbellini non dice nulla di nuovo sull’atteggiamento di una parte, ci auguriamo minoritaria, della comunità scientifica per la quale le decisioni pubbliche sull’uso delle tecnologie vanno affidate a un piccolo gruppo di “illuminati”. Il “popolo”, questo più o meno il concetto, è troppo rozzo e ignorante per dire la sua su argomenti complessi e delicati… Ripetiamo: non è un’idea particolarmente originale. La pensavano più o meno così gli scienziati paladini del nucleare che prima di Cernobyl proclamavano con sicurezza che un’incidente catastrofico in una centrale atomica era impossibile, o che prima di Fukushima spiegavano saccenti che una tragedia come Cernobyl era impensabile in un Paese tecnologicamente all’avanguardia come il Giappone. Non è un’idea originale ed è anzi, questa sì, un’idea profondamente antimoderna: perché immagina la scienza e gli scienziati come mondi e persone “a parte” e dunque sembra ignorare che il dibattito pubblico sulla tecnologia – non sulla ricerca scientifica che naturalmente deve essere libera, ma sulle sue applicazioni pratiche – è l’unico vero antidoto a una crescente diffidenza della società verso la scienza e verso l’impatto sociale, sempre più rilevante, dei progressi della scienza.
Ancora più bizzarro, ci pare, è mescolare in questo calderone di atteggiamenti anti-scientifici anche il tema degli Ogm. Senatrice Cattaneo: “che ci azzecca?”. Cattaneo e Corbellini – soprattutto la Cattaneo, che è parlamentare oltre che scienziata – dovrebbero sapere che se in Italia la maggioranza dei consumatori, una larga parte del mondo agricolo, tutte le associazioni ambientaliste – oltre a moltissimi scienziati e ricercatori – sono contrari a introdurre gli Ogm nella nostra agricoltura è, prima ancora che per gli eventuali rischi ambientali e sanitari legati agli organismi transgenici, per una ragione più semplice e meno incerta: da una parte l’agricoltura Ogm – che per vocazione privilegia le grandi colture intensive, l’omologazione delle produzioni – è nemica del nostro modello agricolo che si fonda invece sulla varietà e sulla tipicità territoriale dei prodotti; dall’altra la conformazione del comparto agricolo italiano, fatto essenzialmente di aziende di piccole e medie dimensioni, impedisce il confinamento degli Ogm solo all’interno dei campi dove vengono coltivati.
Un’ultima osservazione. La senatrice Cattaneo invoca giustamente la libertà della ricerca, però lei per prima e con grande merito si è impegnata negli ultimi mesi, sulla vicenda Stamina, in una battaglia sacrosanta per tutelare l’interesse generale. Prenda esempio da se stessa anche nel caso degli Ogm, e allora siamo certi che la ritroveremo – da scienziata, da parlamentare – insieme a tutti quelli che la libertà di ricerca la difendono non solo e non tanto dalle opinioni dei cittadini, ma specialmente dall’invasione costante e poderosa degli interessi economici privati.