Primo sì del Parlamento Ue per dimezzare gli shopper in 3 anni
Articolo di Antonio Cianciullo su Repubblica.it del 11/03/14 –
ROMA – Primo sì del Parlamento europeo alla legge che prevede di dimezzare in 3 anni l’uso degli shopper in plastica e di portare il taglio all’80% in 5 anni. I sacchetti superleggeri, quelli usati in farmacia o all’interno dei supermercati per avvolgere la verdura, dovranno essere compostabili, cioè biodegradabili in tempi brevi senza l’aggiunta di additivi (sono quelli utilizzati per la raccolta dell’umido).
La direttiva è stata approvata in commissione Ambiente e Sanità e dovrà ora essere sottoposta al vaglio della plenaria e poi della Commissione, ma questo via libera dà un’indicazione sull’orientamento che si profila. “Una netta vittoria per il nostro paese che ha visto prevalere la sua tesi”, commenta Marco Versari, presidente di Assobioplastiche. “Dopo la legge italiana che aveva vietato gli shopper non compostabili, era stato aperto un contenzioso in sede europea. Ora, nel testo della nuova direttiva, si dice esplicitamente che la scelta di guidare il mercato verso prodotti a basso impatto ambientale è una delle due opzioni possibili. L’altra è aumentare le tasse sugli shopper tradizionali”.
La decisione della commissione Ambiente arriva dopo un dibattito articolato e denso di numeri. I cittadini europei usano 198 sacchetti di plastica all’anno. E l’effetto è evidente facendo una passeggiata in campagna o lungo un torrente. Una piaga paesaggistica e ambientale che per decenni è stata considerata ineliminabile. Poi l’Italia ha dimostrato che una soluzione è possibile anticipando i tempi della nuova direttiva.
“In tre anni abbiamo dimezzato l’uso degli shopper”, ricorda Francesco Ferrante, uno dei fondatori di Green Italia. “Il mio emendamento prevedeva l’entrata in vigore della legge il primo gennaio 2010, poi c’è stato il rinvio di un anno. Tra il 2011 e il 2014 l’uso dei sacchetti si è ridotto del 50% nonostante la forte resistenza all’uso delle sanzioni. Ancora oggi ci sono in giro molti sacchetti fuori legge: speriamo che con l’approvazione della direttiva europea scatti un maggior rigore nell’applicazione della norma già operativa”.