Non può esserci vero cambiamento senza l’impronta ecologista
“Il Governo Renzi si sta dimostrando l’ancora di salvezza di vecchi blocchi economici, oligopoli del cemento e delle fonti fossili che non spingono l’economia verso le nuove frontiere ma la tengono inchiodata ai loro interessi.
Non può esserci vero cambiamento se l’azione di governo non ha una forte impronta ambientalista, che indirizzi una riconversione ecologica dell’economia e della società”.
Così Annalisa Corrado, coportavoce di Green Italia, tra le prime dieci firme del Patto Repubblicano lanciato da Pippo Civati, che ha tra i suoi punti qualificanti proprio la riconversione ecologica.
“Gli spazi di manovra per uno scatto in avanti rispetto alle scelte fin qui fatte dal Governo fossile sono veramente esigui – continua Corrado – perchè la politica delle larghe intese dimostra tutti i suoi limiti: ritenere di accelerare con politiche economiche da Italia anni ’50, con grandi opere costose e inutili, vuol dire farsi dettare l’agenda dalle vecchie lobby.
C’è un Paese da bonificare, sia dal punto di vista della commistione di interessi illeciti di pubblico e privato, che dal punto di vista ambientale e sanitario.
C’è un popolo inquinato da nord a sud, in siti più o meno noti, sostenuto da coraggiosi ‘comitatini’ e da pochi politici che da anni si battono per il diritto ad un’ambiente integro e contro l’indecente ricatto del lavoro in cambio della salute”.
“Un’economia a basse emissioni inquinanti è possibile, ma occorre scardinare le resistenze e affidarne la strategia a chi, come le forze riunite nell’esperienza di Green Italia Verdi europei, guarda alle migliori esperienze europee che molti paesi stanno già attuando e implementando.
Oggi da Bologna può partire un progetto diverso per l’Italia, grazie alla partecipazione di chi vuole realmente bene al nostro Paese”- conclude la portavoce di Green Italia.