Noi Verdi europei vogliamo costruire un’alternativa in Italia alla coalizione giallo-nera
È in dirittura di arrivo in Italia l’accordo fra Lega Nord e Movimento 5 Stelle per la formazione di un nuovo governo, a seguito delle elezioni del 4 marzo 2018.
La co-presidente dei Verdi Europei Monica Frassoni, il co-presidente del gruppo dei Verdi al Parlamento europeo Philippe Lamberts e l’eurodeputato dei Verdi Marco Affronte così commentano:
“Siamo molto preoccupati per quel che riguarda la formazione del governo in Italia. Le politiche che i due partiti sbandierano sono potenzialmente distruttive per l’Unione europea nel suo complesso. Noi sosteniamo da anni che è necessaria una profonda riforma della UE e delle sue politiche, ma essere contro lo status quo non può giustificare opzioni che propongono di smantellare l’Unione. Colpisce peraltro che uno dei partner della coalizione sia l’unica forza politica italiana a negare la realtà del cambiamento climatico. Dal punto di vista geopolitico, inoltre, il nuovo governo vorrebbe che l’Europa si sottomettesse al bullismo della Russia. Sulle migrazioni, tema sul quale l’Italia non ha ricevuto solidarietà da molti altri Stati Membri, la risposta c’è e si trova nella riforma del Trattato di Dublino secondo le proposte già adottate a maggioranza dal Parlamento europeo. Facciamo notare però che entrambi i partner della coalizione hanno votato contro questa ambiziosa riforma.
Insomma, altro che coalizione giallo-verde: se questo governo nascerà, sarà tendente al nero. Dopo le urne non c’erano molte alternative per formare un governo e, tra le poche, nessuna particolarmente accattivante. Un contratto come quello pubblicato manca di concretezza e vincoli: in perfetto stile Movimento 5 Stelle. Potrebbe uscirne qualunque cosa, insomma, ma certo non chiarisce in che direzione andrà l’Italia, quindi la consultazione ai gazebo o su internet sarà una presa in giro spacciata per democrazia diretta. Lo scenario può prendere ora due direzioni: o un governo schizofrenico, che tenta di accontentare le sue componenti con provvedimenti contrastanti, o un governo paralizzato: non scordiamo che al Senato la maggioranza sarà esile e il potere ricattatorio di Silvio Berlusconi sarà altissimo.
In questo desolante panorama noi cerchiamo alternative. Ci impegneremo al massimo nel collaborare con i nostri partner italiani per costruire un’alternativa elettorale per le prossime europee che sia davvero credibile e in grado di attrarre consensi.