Napoli – 11 marzo 2017. Assemblea nazionale di Green Italia, il resoconto

Green Italia, Assemblea Nazionale – Napoli, 11 marzo 2017

A seguito di regolare convocazione inviata agli aderenti si è tenuta a Napoli, l’11 marzo 2017 alle ore 15 al maschio Angioino, l’Assemblea Nazionale con all’odg il dibattito politico per la strategia futura di Green Italia e per il rinnovo degli organi: Portavoce, Ufficio di Presidenza e Comitato dei 100.

L’Assemblea è stata preceduta al mattino da un evento pubblico molto partecipato con al centro il tema del lavoro e della green economy come soluzione alla crisi persistente dell’occupazione. Hanno partecipato al confronto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris, il presidente della regione Puglia Michele Emiliano ed l’animatore di Possibile Pippo Civati e tutti gli interlocutori hanno ragionato con Green italia e le associazioni ambientaliste WWF e Legambiente, sulle interessanti prospettive dell’economia verde, dello sviluppo delle rinnovabili contro trivelle, carbone e fonti fossili, della necessità di riconversione industriale come è il caso dell’Ilva di Taranto e di come l’economia circolare sia una prospettiva essenziale per il risparmio il recupero ed il riuso di materie preziose. Ma molti altri settori, dall’edilizia al mobilità, dal recupero urbano all’agricoltura sono al centro di processi di innovazione interessanti e promettenti.  Ma oltre al consenso popolare serve anche consenso politico per lo sviluppo di queste idee, che fino ad oggi non hanno trovato partiti ed istituzioni attente e dove la mancanza di una rappresentanza politica dell’ambientalismo in Italia si fa sentire.

L’assemblea di Green Italia viene avviata alle ore 15.00 con l’insediamento della presidenza da parte dei due portavoce uscenti – Annalisa Corrado e Oliviero Alotto – e di Carmine Maturo animatore del gruppo di Napoli che ospita l’assemblea.

La portavoce Corrado svolge una relazione politica sullo stato delle attività di Green Italia, sottolineando i risultati positivi ma anche le difficoltà di allargamento e radicamento incontrate nella odierna situazione politica. In riferimento a questo illustra il documento di base (vedi allegato 1) posto al confronto degli aderenti dove si ribadisce l’autonomia di GI e la necessità di alleanze strategiche con quanto hanno coerenza con i nostri contenuti ambientali, a partire dal partito di Pippo Civati con cui sono diverse le iniziative a cui si è collaborato. Ma senza dimenticare il dialogo aperto con Pisapia ed il suo campo progressista e con Sinistra Italia, con la presenza di contenuti comuni.  Nella relazione la portavoce sottolinea la necessità di ampliare il nostro radicamento ed il coinvolgimento di soggetti, esperti, associazioni locali, gruppi d’impegno al fine di rafforzare la presenza di Green Italia.

Si apre il dibattito ed intervengono numerosi aderenti:

-l’ing. Venafro, che sottolinea la necessita di un approccio GREEN inteso come Giustizia, Responsabilità, Europa, Economia, Natura. Di far valere il punto di vista verde come un insieme di strategie sociali ambientali e politiche in modo congiunto.

– Marco Onorato, di RSU Almaviva si concentra sul tema del lavoro, sulla necessità di contaminare culture differenti come il sindacato e gli ambientalisti, di innovare i processi aziendali in nome del risparmio e  dell’efficienza come vuole fare Industria 4.0, uno dei progetti di innovazione promosso dal MiSE.

– Pierpaolo Telese di Torre Annunziata, parla della sua candidatura a sindaco della città alle prossime amministrative che ha il sostegno di Dema e di Green Italia, per indurre novità e partecipazione nel governo del bene comune. Parla dei principali problemi della sua realtà dove anche qui emerge il tema del lavoro e della disoccupazione, della necessità di dare un futuro all’industria pubblica (cantieri navali) con innovazioni di processo e di prodotto, di dare soluzioni al problema dei rifiuti e degli scarti industriali. La sua lista si chiamerà Torre Annunziata bene comune.

– Giampaolo Silvestri interviene su diversi contenuti dove chiede capacità di innovare e fornire idee nuova a partire dal tema del lavoro, dove serve una redistribuzione per una “liberazione dal lavoro”.  Propone il trasporto pubblico gratuito, una revisione delle pensioni in senso egualitario, il reddito di cittadinanza, una riflessione sui temi dei diritti e della bioetica.  Ritiene che il documento sia utile anche per la parte che tiene aperto il confronto con diversi soggetti, tra cui anche i Verdi del sole che ride, data anche la situazione politica di massima fluidità in corso.

Proseguono gli interventi con Maurizio Iacovelli, che sottolinea la necessità di forti innovazioni e di brevetti nei processi industriali e tecnologici, con Dario Balotta che mette il dito nel problema Consip e di come un sistema creato per ridurre le clientele locali e risparmiare negli acquisti stia diventando una centrale di spesa a bassa inefficienza ed alto rischio (come dimostrano le inchieste odierne) che ormai gestisce 40 miliardi di spesa pubblica.

Antonio di Martino mette in evidenza la necessità di un sistema a rifiuti zero con recupero e riuso e di adottare processi di LCA sui prodotti.

Monica Frassoni, Copresidente del partito Verde Europeo e dell’udP di Green Italia interviene sui temi di maggiore centralità: la green economy come soluzione della crisi e del lavoro, l’Europa, riferimento essenziale anche se profondamente da innovare sui contenuti ed i metodi, la presenza politica in Italia dove vanno ribaditi l’indipendenza ma anche la capacità di dialogo di GI per mettere nell’agenda politica le questioni ambientali, i suoi vincoli e le sue opportunità.

Marco Colomi aderente sardo interviene per sottolineare la necessità di un impegno di Green Italia per le questioni più rilevanti in Sardegna, come l’occupazione, le riconversioni  industriali  e le bonifiche dei siti inquinati.

Francesco Ferrante fondatore di Green Italia, parte dalla ricchezza del dibattito del mattino con de Magistris, Civati ed Emiliano. Ma vuole essere chiaro su di un aspetto: la nostra missione deve essere quella di far pesare in politica questi contenuti perché noi non siamo un centro studi o una semplice associazione ma abbiamo l’ambizione di contare in politica.  I contenuti ci sono e questo è importante ma dobbiamo radicarci maggiormente sui territori rispetto ad oggi e riuscire a condizionare le scelte politiche. Anche in vista delle prossime elezioni politiche dove dovremo essere capaci di allearci a partire dai nostri contenuti.

Oliviero Alotto portavoce uscente ringrazia per questa positiva esperienza ed annuncia di non ricandidarsi a questo ruolo per ragioni personali e di lavoro. Sottolinea il nostro impegno per far crescere un punto di vista verde in Italia ma anche le difficoltà di radicamento ed ascolto, in particolare sui territori come dimostra la sua esperienza torinese. Condivide l’impostazione del documento proposto alla base della discussione.

Conclusi gli interventi politici si procede alla lettura delle candidature arrivate per il Comitato dei 100, per l’Ufficio di presidenza e per i due portavoce con parità di genere.

IL Comitato dei 100 viene letto con l’indicazione di tutti i nomi candidati e poi viene approvato dall’Assemblea con alzata di mano all’unanimità. (vedi allegato 2 con elenco dei nomi)

Per l’Ufficio di Presidenza si sono candidati Annalisa Corrado, Oliviero Alotto, Monica Frassoni, Francesco Ferrante, Caterina Salabè, Carmine Maturo, Anna Donati, Roberto della Seta, Francesca Druetti, Gianpaolo Silvestri, Elly Schlein, Edoardo Gandini, Valentina Dovigo,  Davide Sabbadin.

Verificato che c’è il rispetto delle regole statutarie che impongono la parità di genere le candidature per l’Ufficio di Presidenza vengono votate ed approvate dall’Assemblea nazionale.

Infine per il ruolo di portavoce si informa l’Assemblea che sono arrivate nei termini due candidature: Annalisa Corrado e Carmine Maturo.

I loro nomi vengono approvati all’unanimità dall’Assemblea, che approva anche il documento politico proposto dall’UdP uscente, posto a base della discussione.

A questo essendo esauriti tutti i punti all’OdG l’assemblea nazionale 2017 di Green Italia si conclude alle ore 18.