L’appello di Green Italia ai candidati sindaci:”Il 17 aprile al referendum votate Sì”
“Vuoi essere il mio sindaco? Allora vota SI il 17 aprile al referendum sulle trivellazioni”.
Questo è l’appello che Green Italia lancia ai candidati sindaci di Roma (Fassina, Giachetti, Raggi, Marchini, Meloni, Bertolaso, Storace, se ci sarà un esponente di Contaci), Milano (Sala, Parisi, Passera, Rizzo, Corrado, Cappato), Torino (Fassino, Appendino, Napoli, Airaudo, Morano), Napoli (De Magistris, Valente, Brambilla, Lettieri), Bologna (Merola, Borgonzoni, Bugani, Martelloni), chiedendo loro di esprimersi in maniera chiara a favore dell’abrogazione delle norme che permettono a chi ha ottenuto concessioni per estrarre gas o petrolio da piattaforme offshore entro 12 miglia dalla costa di rinnovare la concessione fino all’esaurimento del giacimento.
Green Italia renderà noti in tempo reale i nomi dei candidati che sottoscrivono l’appello, e a ridosso del 17 aprile darà conto in ogni caso di coloro che non si sono voluti schierare, unendosi di fatto alla campagna in atto per boicottare la partecipazione al voto.
AGGIORNAMENTO
Hanno aderito:
LUIGI DE MAGISTRIS
GIORGIO AIRAUDO
STEFANO FASSINA
MASSIMO BUGANI
GIANNI LETTIERI
FEDERICO MARTELLONI
ROBERTO GIACHETTI( NON HA ESPRESSO IL SUO ORIENTAMENTO, MA COMUNQUE IMPORTANTE LA VOLONTA’ DI VOTARE)
VIRGINIO MEROLA(IN DISACCORDO SUL CONTENUTO DEL REFERENDUM, MA INVITA A VOTARE)
“Il referendum – dichiarano i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto – poteva essere accorpato con le elezioni amministrative, ma opportunismi politici hanno indotto il Governo a sprecare decine di milioni di euro, chiamando alle urne i cittadini il 17 aprile. Sono intollerabili le affermazioni di chi giudica inutile il referendum, consultazione popolare che mette in mano ai cittadini uno strumento di democrazia senza filtri, e che permette loro di esprimersi sul tema fondamentale della politica energetica che il Paese deve adottare negli anni a venire. Se vogliamo realmente occuparci del domani e contrastare efficacemente il pericolo dei cambiamenti climatici, occorre dare un segnale chiaro contro l’utilizzo delle fonti fossili. Dal referendum del 17 aprile può venire un messaggio chiaro e forte al Governo perché smetta di farsi tutore delle lobby petrolifere e cominci ad impegnarsi in favore delle energie pulite.”
“Se i candidati sindaci promettono una migliore qualità dell’aria nelle città che si propongono di amministrare, è doveroso che si esprimano per lo stop alle trivellazioni e all’estrazione del petrolio, schierandosi a favore del SI al referendum” – concludono gli esponenti ecologisti.