La Stampa – Non di sola TAV. Un seminario sui trasporti transfrontalieri del futuro
E’ancora possibile riflettere razionalmente sull’opportunità di costruire, oggi, la TAV Torino-Lione, mettendo al centro della discussione i contenuti e non gli slogan pro o contro? L’impresa, vista la degenerazione degli ultimi mesi e il clima politico nazionale, che privilegia gli scontri frontali, sembrava disperata. Ci ha provato, venerdì 15 novembre, il movimento Green Italia, a cui va il merito di aver organizzato a Torino – un giorno prima delle manifestazioni in Val di Susa – un momento di approfondimento pacato e pragmatico, a suon di cifre e analisi.
Per valutare l’opportunità del treno ad alta velocità in Val di Susa occorre infatti allargare il ragionamento ad una logica di area vasta e pensare in termini di “collegamenti transfrontalieri europei”. Mentre l’Italia, da un lato si divide “ideologicamente” tra favorevoli e contrari all’opera, dall’altro lato ignora che la Svizzera sta portando avanti la costruzione del nuovo tunnel ferroviario del Gottardo, la cui entrata in funzione è prevista già nel 2016. Qui il paradosso è che i binari italiani potrebbero rimanere inadeguati ad accogliere i nuovi convogli in arrivo dalla Svizzera, tanto che Berna si è offerta di pagare di tasca sua gli interventi necessari per permettere ai treni di viaggiare sui binari italiani!
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