La Sicilia torni all’altezza del suo heritage,oltre questa fase di declino
“Il Patrimonio culturale Siciliano, nei primi 6 anni del 2000, ha avuto interventi strategici di recupero, grazie a una utilizzazione sapiente dei fondi comunitari, per quasi due miliardi di euro e ha conseguito, anche grazie a questi interventi,la leadership mondiale sul Patrimonio Unesco:quello che da qualche tempo manca e’una politica coerente di valorizzazione del Patrimonio e una adeguata politica di tutela ambientale e paesaggistica”.
Lo dichiara il coordinatore nazionale di Green Italia Fabio Granata, che aggiunge – “Fin quando non esisteranno il piano dei rifiuti e non sarà applicato il piano paesaggistico regionale,fin quando si continuerà a ritenere coerente la ricerca petrolifera e la devastazione ambientale dei petrolchimici con un tanto enunciato nuovo modello di sviluppo,fin quando si continuerà a consumare impunemente suolo e a non bonificare e rigenerare,qualsiasi ottimo proposito di sinergia tra cultura, turismo e agricoltura sarà mortificato”.
“Serve una presa di coscienza politica e sopratutto un nuovo Governo Regionale, al di là delle ottime presenze degli attuali assessori alla cultura, al turismo e all’agricoltura, perché serve un indirizzo politico alternativo all’attuale e alla rivoluzione farlocca che lo caratterizza” – conclude Granata.