La rinuncia del Governo all’impugnazione del Piano Casa Liguria è un gioco delle parti
“Come era già stato ampiamente preannunciato il Governo ha rinunciato all’impugnazione di fronte alla Corte Costituzionale del Piano Casa della Liguria approvato a dicembre 2015, in considerazione delle modifiche approvate dal Consiglio regionale negli scorsi mesi. Si è trattato di un gioco delle parti, perché è di tutta evidenza che le modifiche non si discostano in maniera significativa dal testo originario, e che in ogni caso non vanno a toccare minimamente l’impostazione di fondo del provvedimento, ovvero una riedizione riveduta e corretta del Piano Casa e Cemento del 2009.
Lo dichiarano Oliviero Alotto e Massimo Maugeri, rispettivamente co-portavoce nazionale e portavoce regionale di Green Italia.
“Oggi – continuano gli esponenti ecologisti – il Governo si è preso gioco dei principi della Costituzione: di fronte a una legge sbagliata e addirittura peggiorativa rispetto al Piano casa della precedente giunta Burlando, a suo tempo definito come ‘il più devastante d’Italia’, ha rinunciato alla tutela del paesaggio prevista dalla Carta, accontentandosi dell’operazione di maquillage della giunta Toti. Si è intervenuti, parzialmente e solo nella forma e non nella sostanza, esclusivamente in materia di tutela dei parchi, lasciando per il resto carta bianca ai sostenitori della cementificazione della Liguria, gli stessi che da anni impongono al territorio scelte sbagliate e pericolose, nel segno di una logica vecchia come quella del consumo di suolo che ha devastato intere aree che rimangono in balia degli eventi meteorologici”.
“Ci chiediamo cosa ci sia dietro questa retromarcia del Governo, temendo che possano esserci fatti inconfessabili in merito alle nomine da concordare tra Governo nazionale e Regione Liguria” – concludono Alotto e Maugeri.