Granata: “Basta col tabù sulla chiusura delle raffinerie”
“Abbiamo promosso l’accesso agli atti sui rapporti di sicurezza e i monitoraggi ambientali nei confronti delle centrali petrolchimiche del siracusano al fine di promuovere,come a Milazzo e Gela,una Class Action regionale al fine di rendere applicabile il principio europeo “chi inquina paga”. Tra abbassamento delle royaltes,mancanza di controlli e di bonifiche,inesistenza di progetti di rigenerazione industriale,tentativi di innalzare la soglia di tollerabilità delle emissioni ci schieriamo,senza se e senza ma,in difesa della salute ,della vita e dell’ambiente”.
Lo dichiara l’esponente di Green Italia Fabio Granata, che aggiunge – “E’ venuto il tempo di abbattere il tabù della chiusura delle raffinerie:nessun ricatto può più reggere la gravità della situazione e occorre in Sicilia andare definitivamente oltre il petrolio e far partire immediatamente bonifiche vere(che non servano solo a incarichi professionali e clientele)e e un progetto di rigenerazione delle aree industriali legato alla biochimica,alla bio agricoltura e a tutti e settori Green che ovunque nel mondo hanno avviato processi profondi di ripensamento del paradigma di sviluppo”.
“Anche l’Assindustria siciliana – continua Granata – rompa vecchie abitudini conservatrici e apra alla innovazione,senza più difendere interessi e modelli produttivi non conciliabili con la vita,la salute e l’ambiente.Dalla Lukoil agli altri grandi gruppi sono in atto processi di graduale disimpegno produttivo :si pretendano misure di risanamento ambientale e di risarcimento per la devastazione e le patologie gravissime diffuse in anni e anni”.
“Green Italia Verdi europei sara’ l’avanguardia di questo movimento” – conclude Granata.
Roma 15 gennaio 2014