Ferrante: “Deludono le scelte della Ue su obiettivi al 2030”
‘Delude il libro bianco Clima-Energia 2030 adottato oggi dalla Commissione europea. Tajani svolge evidentemente un ruolo di retroguardia”. Lo dichiara l’esponente di Green Italia Francesco Ferrante aggiungendo che “l’obiettivo del 27% di energia da produrre con fonti rinnovabili fissato solo per l’Europa nel suo complesso ma non vincolante per i singoli Paesi membri è una scelta sbagliata e chiaramente dettata dalla volontà di qualche Stato di rallentare sulla strada che porta agli obiettivi prefissati. E a metter mano al freno ha concorso anche il vicepresidente della Commissione Ue Antonio Tajani, che mai ha dimostrato di volere per l’Europa una politica di convinto sostegno alle energie rinnovabili”. ”Questa – continua Ferrante – è un’ Europa che gioca in retroguardia, e che sul piano internazionale si condanna a giocare un ruolo non da protagonista.Occorre una posizione meno prudente e maggiormente unitaria, sulla scorta di quanto ha fatto il ministro dell’Ambiente italiano Orlando insieme ai suoi colleghi tedesco, inglese e francese, con la richiesta formale affinchè l’Unione europea fissi non solo al 40% il taglio delle emissioni di gas climalteranti entro il 2030 ma anche obiettivi vincolanti su rinnovabili e efficienza”. “Nella consapevolezza che anche all’interno del Governo le posizioni divergono non poco sull’argomento, con il fronte di chi rema contro e sensibile ai richiami di Confindustria capeggiato dal ministro dello Sviluppo economico Zanonato, ci auguriamo che il ministro Orlando convinca l’esecutivo governo a sposare la sua posizione, perchè l’Italia si batta in sede di Consiglio europeo, il quale dovrà esprimersi su questa deludente proposta della commissione”.