Contro le larghe intese della mazzetta serve una politica verde e pulita
“La fitta trama di corruzione e malaffare che sta emergendo dal contesto dell’Expo 2015 disgusta ma purtroppo non sorprende, perché dove ci sono normative flessibili si infiltreranno sempre i personaggi che oggi come 20 anni fa riempiono le cronache giudiziarie.E’ il momento che il premier Renzi e il governatore della Lombardia Maroni ci mettano la faccia, rispettando si l’indipendenza della magistratura, ma esigendo un azzeramento di un management ormai impresentabile”.
Lo dichiara Oliviero Alotto, capolista nel nord ovest alle elezioni europee per Green Italia Verdi Europei, che ha presentato oggi a Genova la lista.
“L’Expo a Milano – continua Alotto – è una grande opportunità ed è in programma da anni, ma la solita politica dell’emergenza, come già successo tante volte, facilita le scorciatoie, le leggi in deroga e dunque le pratiche corruttive. Contro le larghe intese della mazzetta occorrono nomine dignitose e non di pregiudicati, all’insegna della cultura dell’integrità, e rappresentanti di una politica diversa, più verde e più pulita”.