Bene le Regioni sull’appoggio No-triv, ora l’ultimo miglio per la raccolta delle firme per il referendum
“Bene che i Presidenti dei Consigli Regionali confermino l’orientamento politico contrario alle trivellazioni petrolifere, ma per fermarle definitivamente ora serve raccogliere ancora più firme per ottenere davvero i referendum, e che questi si tengano nel 2016.
Occorre dunque entro il 30 settembre uno sforzo decisivo e sinergico affinchè la pressione sulle Regioni resti altissima e affinché i quesiti referendari proposti da Possibile, con la collaborazione di Green Italia, arrivino alle 500mila firme previste, così da ridare in tempi brevi la possibilità ai cittadini di decidere del loro futuro e dei loro territori”.
Lo dichiara la co-portavoce di Green Italia Annalisa Corrado in merito alla decisione della Conferenza delle Regioni di accogliere la proposta/appello No Triv sull’abrogazione di alcune norme del Decreto Sviluppo (di cui è tra i firmatari assieme a Anna Donati e Monica Frassoni), così come dello Sblocca Italia, relative al conferimento di “carattere strategico” alle estrazioni petrolifere.
“Associazioni, comitati, semplici cittadini, le rappresentanze politiche sui territori: le trivelle non le vuole sostanzialmente nessuno, tranne quelle lobby che vogliono spremere alcune aree del Paese per delle riserve di idrocarburi che se estratte e centellinate, durerebbero una manciata di anni.
Ben venga – continua Corrado – il chiaro segnale politico dalle Regioni, ora serve percorrere l’ultimo miglio che ci separa da quello strumento di democrazia diretta che è il referendum, che sarà a disposizione di tutti i cittadini non solo per abrogare delle leggi sbagliate, ma per impostare una diversa idea di sviluppo e futuro per un Paese ancora impantanato in vecchi schemi e ricette fallimentari”.