Bene il referendum in Grecia, nessuna “sberla” all’Europa. Ora l’accordo su riforme realistiche e riduzione del debito

“Chi intende vendere il risultato del referendum in Grecia come una ‘sberla’ all’Europa, o il pretesto per considerare la Grexit inevitabile, vuole aprire la strada ad una escalation suicida di recriminazioni e ostilità reciproche. Si tratta invece di una ulteriore e lampante dimostrazione che le politiche di austerità senza fine non possono rappresentare una prospettiva sostenibile d’uscita dalla crisi, né sotto il profilo democratico, né dal punto di vista economico. Molto è in gioco nei prossimi giorni e la notizia della convocazione di un vertice straordinario della zona euro è positiva, ma discussione non può essere limitata ad un direttorio di alcuni capi di governo o peggio di istituti finanziari ed organismi tecnici. Auspichiamo un ruolo attivo e positivo del governo italiano, fuori dai toni sprezzanti e dall’inazione superficiale delle scorse settimane”.

Lo dichiarano Monica Frassoni – copresidente del Partito Verde europeo – e i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto.

“Abbiamo sempre considerato possibile un accordo sostenibile, che – continuano gli esponenti di Green Italia –  includa la fine dell’austerità soffocante imposta alla Grecia; un quadro più realistico di riforme, dando priorità a quelle che favoriscono una dinamica economica e di creazione di nuovi posti di lavoro;  l’apertura di una prospettiva di riduzione del debito, come indicato perfino dal FMI; un piano di investimenti massicci, in particolare nei settori sostenibili dell’economia”.

“E’il momento di trovare  finalmente un accordo, mettendo da parte ostilità e diffidenze, rancori personali e calcoli di politica interna; e lasciando perdere la passione di individuare sempre vincitori e vinti. È fattibile ed è nell’interesse di tutti” – concludono gli esponenti di Green Italia.