Elezione USA: ora l’Europa deve agire in fretta per costruire una unità più salda
“L’uomo che si pensava non potesse essere presidente degli Stati Uniti sarà presidente degli Stati Uniti. La vittoria di Donald Trump è una tremenda sconfitta per la democrazia americana e un motivo di grande preoccupazione per il resto del mondo.
A Donald Trump, che nella sua vita e per tutta la sua campagna ha reso abbondantemente chiaro che non rispetta i valori che hanno fatto grande e prosperi gli Stati Uniti, è stata affidata la carica di presidente degli Stati Uniti.
Se Donald Trump perseguirà le priorità di politica estera e politica interna che ha annunciato durante la sua campagna, gli Stati Uniti e il mondo potrebbero trovarsi di fronte a una situazione veramente pericolosa per la coesione sociale del paese, l’economia, le politiche climatiche e perfino per la pace nel mondo. Perché ciò che succede negli Stati Uniti ha una valenza globale.
Per l’UE, l’imperativo oggi più che mai è uno solo, difficile, ma senza alternative: dobbiamo tornare ad essere un polo di stabilità e di reale coesione, creando prospettive serie di uscita da una crisi economica infinita e da diseguaglianze intollerabili, combattendo senza esitazioni la buia fila di bugie, manipolazioni e false soluzioni che stanno spingendo l’Europa (e, da oggi, anche il Paese più forte e ricco del mondo) su un sentiero estremamente rischioso.
Nonostante le nostre turbolenze interne e divisioni è ancora più urgente agire rapidamente per costruire una unità molto più forte in Europa e una reale capacità di agire,perché da oggi, e per qualche anno, gli Stati Uniti non saranno un alleato credibile per la nostra sicurezza né per costruire un mondo migliore”.
Lo dichiara la co-presidente del Partito Verde europeo ed esponente di Green Italia, Monica Frassoni.