Napoli: la riconversione industriale possibile
Grande partecipazione e alto livello degli interventi per il convegno “La riconversione industriale ‘possibile’: green economy e legalità”, organizzato dal nuovo movimento politico ecologista Green Italia insieme alla Green European Foundation che si è tenuto a Napoli presso il Caffè Gambrinus.
Dopo l’introduzione di Monica Frassoni (Presidente dei verdi europei e fondatrice di Green Italia) che ha illustrato tra l’altro i contenuti dell’ultimo numero del Green european journal si sono alternati gli interventi, tra gli altri, degli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante, Roberto Della Seta, Fabio Granata, degli imprenditori dell’eolico e del solare, del presidente di Legambiente Campania Michele Buonomo e del vicepresidente nazionale Stefano Ciafani, del co-portavoce dei Verdi italiani Angelo Bonelli (anche lui tra i fondatori di Green Italia), del dott. Marfella di Medici per l’ambiente e del magistrato Donato Ceglie.
A Napoli, capitale del mezzogiorno, come in tutti i luoghi del Sud dove in passato si sono realizzati pesanti interventi industriali che hanno lasciato un’eredita di veleni, non si può pensare a un futuro industriale senza risolvere con urgenza le questioni legate alla mancata bonifica di vaste aree.
Mancata bonifica legata anche all’incompetenza con le quali da decenni si è gestita la partita dei fondi europei, che nonostante i miliardi devoluti in decenni dai contribuenti europei al Mezzogiorno, non sono mai riusciti a diventare il volano per una seria politica di sviluppo economico. E in connessione sia alle bonifiche del passato che a qualsiasi ipotesi di nuova industrializzazione la precondizione necessaria è la battaglia per la legalità e contro ogni forma di criminalità.