Le norme salva-Riva riciclate come emendamento del Governo a un decreto in approvazione al Senato. Napolitano intervenga
“Non bastava il decreto salva-Riva, confezionato dal Governo per consentire all’Ilva di Taranto di continuare a produrre senza bisogno di rispettare integralmente le prescrizioni per la messa in sicurezza ambientale e sanitaria dell’impianto. Preoccupato dalla ristrettezza dei tempi parlamentari, l’esecutivo ha riciclato questo stesso testo (d.l. 100) trasformandolo in un emendamento (il 22.0.500 ) al decreto legge 91 che tratta materie completamente diverse e che sta per essere approvato dal Senato. Questa è una vera truffa, e ci auguriamo che il Quirinale, che da tempo ammonisce sui troppi decreti legge utilizzati come provvedimenti omnibus, dica in questo caso una parola di chiarezza”.
Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.
“Il decreto salva-Riva è inaccettabile nel merito, perché – continuano Della Seta e Ferrante – antepone le convenienze dei padroni dell’Ilva all’interesse pubblico dei cittadini di Taranto da decenni avvelenati impunemente. Impedire ora al Parlamento ora di discuterlo e modificarlo è un atto antidemocratico ed è l’ennesima conferma che questo governo considera il diritto ad un ambiente sano e pulito poco più che una barzelletta”.