L’aumento delle tasse agli agricoltori sulle energie rinnovabili e’ l’ennesimo balzello
“La lobby degli energivori e dei grandi gruppi energetici sembra avere vita facile con questo governo, mentre nel mirino ci sono le piccole e medie aziende che hanno investito risorse e tecnologie nelle energie rinnovabili. Ma L’ennesimo balzello sulle rinnovabili questa volta imposto alla produzione e alla cessione di energia elettrica e calore da fonti rinnovabili agroforestali, fotovoltaiche e biocarburanti prodotti dalle imprese agricole, che si vedono addirittura quintuplicate le imposte, è ancora più odioso perché colpisce un settore, l’agricoltura, che proprio invece puntando su innovazione e multifunzionalità può pensare a un futuro positivo”.
Lo dichiara Francesco Ferrante, candidato alle elezioni europee con la lista Green Italia Verdi Europei, in questi giorni al Solarexpo di Milano, in merito al decreto legge che il Governo ha emanato nel quadro della manovra «Spending Review».
“Le entrate che derivano dalla produzione di energia pulita – continua Ferrante – saranno tassate al 25%, mentre finora quelle entrate, costituendo ‘reddito agricolo’, erano tassate tramite rivalutazione delle rendite catastali al 4% .E’ con tutta evidenza un aumento spropositato, che colpirà duramente il settore del biogas agricolo e zootecnico. Se il testo venisse convertito in legge come previsto dal Governo a farne le spese sarebbe non solo il settore delle energie rinnovabili, ma appunto anche il comparto dell’agricoltura, nel suo aspetto di produzione agroalimentare di qualità e di gestione del territorio agricolo e forestale”.
“Ci auguriamo che il decreto venga modificato in Parlamento, andando piuttosto a reperire le risorse mancanti dagli incentivi e aiuti alle fonti fossili che in Italia pesano per diversi miliardi di euro” – conclude Ferrante.