Preoccupati da notizie su decreto ‘spalmarinnovabili’. Altro attacco a occupazione verde?
“Mentre in tutta Europa punta sui green jobs (lavori verdi) per affrontare la drammatica crisi economica e occupazionale degli ultimi anni sembra che il governo italiano abbia deciso di continuare con l’assurda politica di frenare sulle energie rinnovabili e sull’efficienza energetica”. Lo dichiara il leader dei Verdi Angelo Bonelli che aggiunge: “Secondo uno studio della Bocconi gli addetti nelle rinnovabili elettriche nel 2012 erano 153mila (79mila nel FV) e sarebbero potuti diventare 266mila nel 2020. Oggi dopo i decreti anti-rinnovabili prima di Romani e poi di Passera e Clini, gli occupati stanno preoccupantemente scendendo, il solo comparto eolico ha già perso 6000 posti di lavoro in pochi mesi, mentre per il fotovoltaico si prevede una contrazione minima del 40% nei prossimi due anni. Tra benefici diretti e indiretti al 2030 le rinnovabili così come le abbiamo conosciute prima dei decreti avrebbero portato, al netto degli incentivi, a 76 miliardi di benefici al 2030. 5 punti di Pil”.
“Preoccupa il fatto che anche il governo Renzi stia pensando ad un decreto (cosiddetto ‘spalmarinnovabili’) per ridurre gli incentivi già concessi del 20%, che, inoltre, verrebbero dilatati da 20 a 27 anni: si tratterebbe di un ulteriore elemento di incertezza che non solo metterebbe a rischio il sistema delle energie pulite ma che ridurrebbe il gettito fiscale nei confronti dello stato – conclude Bonelli -. Ci auguriamo che il governo Renzi tenga fede alle sua dichiarazioni programmatiche su rinnovabili ed efficienza e non giochi a fare all’apprendista stregone nei cono il mondo dell’energie pulite che da locomotiva dell’economia italiana è passato ad essere bancomat dei governi Berlusconi e Monti che lo hanno già portato al limite del collasso”.