L’Italicum azzera la ‘biodiversità’ in politica
“Pensiero unico o quasi, azzeramento della ‘biodiversità’ in politica, nomine calate dall’alto, pluricandidature a mo’ di paracadute e una battaglia disperata per avere forse una squallida ‘parità di genere nelle presenze in lista’ che non garantisce assolutamente nulla. L’Italicum è tutto qua, una legge elettorale che non ha nulla da invidiare al tanto vituperato Porcellum, e che un Parlamento ridotto a ruolo di notaio di accordi conclusi tra due o tre segretari di partito, si appresta a votare, facendolo valere per una sola Camera, così da garantire ad alcune centinaia di parlamentari, soprattutto a quelli più a rischio di rielezione, almeno per un paio d’anni la propria poltrona”.
Lo dichiarano i co-portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto, che continuano – “Il Porcellum bocciato dalla Consulta era una legge pessima, e questo Italicum, pensato ad uso e consumo dei protagonisti della situazione politica attuale, pare non voglia essere da meno: una coalizione che ottiene almeno il 37% dei voti si vede attribuita la maggioranza assoluta dei seggi, e all’interno di essa se un solo partito supera la soglia di sbarramento del 4,5%, cannibalizza i voti degli altri, incassando tutto il “malloppo” degli eletti. Porcellum e Italicum condividono poi un’indecente combinazione:una diversa soglia di sbarramento per le liste in coalizione – 4,5% – e per quelle che corrono da sole – 8%”.
“E’ una distinzione unica nelle democrazie occidentali e non, che risponde ad un criterio ben preciso: penalizzare a parità di voti le minoranze autonome rispetto a quelle che si alleano con i partiti maggiori” – concludono i portavoce di Green Italia.
Roma 7 marzo 2014