Il manifesto – Il ritorno di Pecoraro Scanio, l’ex ministro evergreen

il-manifesto-logoArticolo di Daniela Preziosi sul Manifesto del 20 novembre 2013 –

I disa­stri ambien­tali tor­nano dram­ma­ti­ca­mente all’ordine del giorno. E gli ever­green dell’ecologia ita­liana tor­nano in campo. Il con­gresso dei verdi, che si terrà a Chian­ciano que­sto week end, segnerà il ritorno uffi­ciale di Alfonso Peco­raro Sca­nio nei panni -, e qui sta il bello della poli­tica — del rot­ta­ma­tore. Lo farà sfi­dando l’amico di un tempo, Angelo Bonelli, eletto por­ta­voce nel 2009 anche gra­zie all’ex mini­stro, all’epoca uscito mal­con­cio dal man­dato nel governo Prodi. I due si ten­nero per mano per scon­fig­gere l’area di Lore­dana De Petris, che voleva por­tare il par­tito nella nascente Sini­stra eco­lo­gia e libertà. Pochi mesi dopo De Petris viene espulsa (con Paolo Cento e altri) per­ché ha ade­rito al movi­mento ven­do­liano. Peco­raro invece si dà all’insegnamento, lascian­dosi alle spalle — per­ché assolto — l’accusa di ten­tata con­cus­sione in un’indagine a Cro­tone su tan­genti per le nuove cen­trali elet­tri­che. Ma nel 2011 chiede — a sor­presa, avendo sem­pre giu­rato il con­tra­rio — e ottiene dall’aula di Mon­te­ci­to­rio il no all’uso delle inter­cet­ta­zioni per un’indagine del pm Woo­d­cock, allora a Potenza, su rap­porti con impren­di­tori legati allo smal­ti­mento dei rifiuti e con il tito­lare di un’agenzia di vacanze di lusso.

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