Se il Governo vuole essere preso sul serio su Green Deal e transizione energetica dia segno di discontinuità in Eni
“La rapida e decisa decarbonizzazione dell’approvvigionamento energetico non è solo una necessità etica verso le generazioni future (basterebbe già questo), ma è anche una scelta strategica, economica e industriale, non più rinviabile.
Continuare ad investire nelle fossili e lasciare le briciole alla transizione, ignorando le eccellenti innovazioni prodotte dalle imprese italiane in questi anni, significa relegare il nostro Paese a giocare un ruolo economico marginale e perdente nel panorama internazionale.
Non è credibile che cambino radicalmente e urgentemente le politiche, in assenza di cambi altrettanto radicali ai vertici di ENI”, affermano Annalisa Corrado e Carmine Maturo, portavoce nazionali di Green Italia.
L’associazione plaude e sostiene, in tale direzione, l’azione di Rossella Muroni in parlamento, che, in una interrogazione al Presidente del Consiglio e ai Ministri dell’Economia, dello Sviluppo Economico e dell’Ambiente, ha chiesto coerenza verso le politiche ambientali e climatiche nella scelta e nella nomina dei vertici delle società pubbliche e nelle partecipate, con particolare riferimento all’ENI.