Nello “Sblocca Italia” non pervenuto l’ecobonus del 65% ma tappeto rosso per gli idrocarburi

“Eco bonus non pervenuto, tappeto rosso steso per chi vorrà sfruttare le relativamente scarse risorse di idrocarburi presenti in Italia, tanto asfalto costoso, poca attenzione alla mobilità ferroviaria dei pendolari e qualche intervento in stile ‘legge mancia’: così si può riassumere lo ‘Sblocca Italia’, che molto dovrà spiegare oltre alle slides e allo scarno comunicato stampa”.

Lo dichiarano gli esponenti di Green Italia Francesco Ferrante e Monica Frassoni che è anche presidente dei Verdi Europei, che aggiungono – “La triste consuetudine di approvare in Consiglio dei Ministri soltanto i titoli e mai un testo definitivo, impedisce di conoscere i dettagli di norme importanti quali le semplificazioni su bonifiche e terre e rocce da scavo. Ma certo sembra un po’ ridicolo sostenere che le opere e l’economia nel nostro Paese siano ferme perché non si sa come smaltire quei rifiuti. Il premier ha promesso che l’ecobonus verrà proposto e prolungato all’interno della Legge di Stabilità, e c’è da augurarsi che in quello che si preannuncia come un grande calderone una delle poche misure anti cicliche degli ultimi anni non venga immolata per cause contingenti, ma si é anche un po’ stanchi di questi “annunci” cu seguono poi davvero pochi fatti concreti”.

“A fare la parte del leone nel provvedimento – continuano gli esponenti ecologisti – sono le società concessionarie delle autostrade a cui si vorrebbe regalare un prolungamento delle concessioni, con buona pace della libera concorrenza. Un tentativo destinato a incontrare l’opposizione dell’Europa, e in merito al quale abbiamo già avviato un contatto e sensibilizzato la Commissione europea.

E sempre in materia di autostrade c’è lo spreco di risorse pubbliche più eclatante: la proposta di defiscalizzazione in favore dei privati per l’autostrada Orte-Mestre (un’opera faraonica che costerebbe oltre 10 miliardi), inutile in quanto i flussi di traffico attuali e futuri che interessano la SS 309 Romea e la E-45, strade cui la nuova arteria si affiancherà, non giustificano in alcun modo la costruzione di un’altra autostrada che diventerebbe di fatto un doppione della A-1 e della A-14/A-13”.

“Il menu dello sblocca Italia comprende poi degli interventi che risentono di qualche chiara influenza regionale, come i fondi stanziati per gli aeroporti di Salerno e Firenze, sicuramente trascurabili in ottica di sistema Paese.

Infine – concludono Frassoni e Ferrante – una grave ‘dimenticanza’ del Consiglio dei Ministri: sono state esaminate 13 leggi regionali, ma Renzi e i suoi ministri non hanno trovato il tempo di impugnare la legge regionale della Campania n. 16 del 7 agosto 2014, ovvero il blitz estivo con cui il Consiglio regionale ha riaperto in maniera indecente e illegittima il condono edilizio nella regione più massacrata dal cemento illegale”.