Huffington Post – Caso Shalabayeva come Genova 2001: Alfano come Scajola, ministro senza dignità

alfano-scajolaArticolo di Roberto Della Seta e Francesco Ferrante su Huffington Post – 

La vicenda di Alma Shalabayeva e di sua figlia Alua di 6 anni, “rapite” illegalmente a Roma da cinquanta agenti della Digos e della Squadra Mobile e altrettanto illegalmente espulse dall’Italia e consegnate nelle mani del dittatore kazako Nazarbaev, ricorda per più di un aspetto la “macelleria messicana” messa in atto da decine di poliziotti nella scuola Diaz di Genova durante il G8 del 2001.

In entrambe le situazioni, persone che per mestiere dovrebbero far rispettare la legge e lo Stato di diritto si sono comportate come gli “squadroni della morte” di un qualunque “regime canaglia”.

E le analogie non finiscono qui: ora come allora la reazione del governo italiano è stata, per usare un eufemismo, del tutto inadeguata: nessuna ammissione di responsabilità politica da parte dei ministri competenti, Scajola nel 2001 e adesso Alfano; e poi ridicolo scaricabarile su funzionari di medio livello che – questa la tesi ufficiale – avrebbero deciso e agito in perfetta autonomia.

I risultati del caso-Shalabayeva sono sotto gli occhi di tutti. Al danno – si può solo sperare riparabile – subìto dalle vittime del sequestro e della illegittima espulsione, una delle quali è una bambina che per legge ha diritto a una tutela assoluta, si aggiunge il danno d’immagine per l’Italia. Abbiamo tradito il nostro dovere, sancito da norme internazionali che ci impegnano, a dare asilo a chi nel proprio Paese d’origine va incontro a sicure persecuzioni.

Ma anche aldilà di questo episodio vergognoso, effetto evidente di patti nascosti e inconfessabili, i governi italiani – meglio: lo Stato italiano – non hanno mai brillato quanto ad attuazione del diritto d’asilo.

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