Green Italia alla manifestazione del 16 novembre per la Terra dei Fuochi. Ecco le proposte del movimento

terra-dei-fuochi-10-770x527“Il 16 novembre Green Italia sarà a Napoli – accanto a cittadini, associazioni, comitati – alla manifestazione sulla “Terra dei fuochi”: per obbligare la politica a uscire dalle chiacchiere a vuoto e dalle indignazioni  di maniera dando almeno strumenti seri, efficaci a chi sul territorio contrasta le ecomafie”.Lo dichiarano i fondatori nazionali di Green Italia Francesco Ferrante e Fabio Granata, che insieme ai promotori campani  Nabil Pulita e Elena Palladino rappresenteranno  il nuovo movimento politico ecologista alla manifestazione.

“In un territorio dove la mortalità causata da un tumore è più alta rispetto alla media italiana e dove – continuano gli esponenti ecologisti –  l’allarme per i veleni seppelliti dalla camorra sta mettendo a rischio l’intera produzione agricola regionale, compresi quei prodotti dell’eccellenza enogastronomica che vanno al contrario tutelati e valorizzati, quale risorsa fondamentale per lo sviluppo di quell’aerea,   occorre rafforzare l’attività di controllo, prevenzione e smaltimento corretto dei rifiuti. Occorre innanzitutto  attribuire al viceprefetto Donato Cafagna, attuale incaricato del ministro dell’Interno più poteri, alle dirette dipendenze della presidenza del Consiglio dei ministri, allargando l’attuale cabina di regia ai ministeri dell’Ambiente, della Salute e dell’Agricoltura. Serve potenziare l’attività di mappatura dei siti inquinati integrando il lavoro già svolto dall’Arpac e dal Commissario per le bonifiche, al fine di delimitare in maniera precisa e accurata le aree in cui proibire l’attuale attività agricola e l’utilizzo di pozzi per l’irrigazione. Per quanto riguarda l’aspetto propriamente sanitario bisogna attivare rapidamente il Registro Tumori della Regione Campania, rafforzando quello già esistente in provincia di Napoli e assicurando l’immediata attivazione di quello previsto in provincia di Caserta”.

“Per quanto concerne l’operatività delle operazioni di bonifica – aggiungono gli esponenti di Green Italia –  si acceleri col Piano Regionale delle Bonifiche in via di approvazione, sulla base del lavoro di mappatura dei siti contaminati e delle aree interessate dai roghi di rifiuti, e si riconfiguri come Sito di interesse nazionale l’area “Litorale Domitio Flegreo ed Agro Aversano” in cui ricade la “Terra dei Fuochi, in modo da controllare con rigore procedure e gare per evitare che il pericolo che siano le stesse organizzazioni criminali a candidarsi per i lavori di bonifica. La strada da seguire per la bonifica passa per il mantenimento per i terreni agricoli dell’attuale destinazione,  e l’utilizzo di tecniche innovative, quali, ad esempio,  la fitoremediation, che può velocemente realizzarsi mediante l’utilizzo dei fondi comunitari agricoli per sostenere i contadini nel processo di riconversione”.

“Cornice legislativa di tutto devono poi essere l’introduzione dei delitti contro l’ambiente nel Codice Penale,come richiesto da vent’anni da organizzazioni come Legambiente e da numerosi disegni di legge depositati in Parlamento in ogni legislatura che mai nessun Governo e nessuna maggioranza hanno voluto sino adesso recepire” – concludono gli esponenti di Green Italia.