Ferrante e Della Seta:”Confindustria vuole tassare le rinnovabili per favorire gli idrocarburi”

Confindustria-Copia“Desta preoccupazione quello che sembra annunciarsi come un blitz estivo contro le rinnovabili : si moltiplicano i segnali , l’ultimo oggi lanciato con un intervista a Repubblica – 23lug13_repubblica –  da Aurelio Regina (vice presidente Confindustria con delega all’energia) che si spinge sino a ipotizzare l’incredibile scelta di tassare i produttori di energia da fonti rinnovabili per pagare carbone e gas. Diciamo no a qualsiasi forma di intervento retroattivo messo in campo per penalizzare le rinnovabili e favorire le fonti fossili, proposte condite sempre da recriminazioni sugli incentivi che peserebbero troppo sulle nostre bollette. “

Lo dichiarano Francesco Ferrante e Roberto Della Seta, esponenti di Green Italia.

“Ribadiamo invece – continuano – che il livello sostenuto in Italia (circa 9 miliardi di euro l’anno) è analogo a quanto si spende in Germania, dove quest’anno arriveranno a circa 20 miliardi in un mercato elettrico che è il doppio di quello italiano, e respingiamo la falsità per cui quegli incentivi siano andati in maggioranza all’estero visto che invece circa il 70% del valore aggiunto prodotto dagli impianti da fonti rinnovabili resta in Italia. Rinnovabili ed efficienza energetica sono stati in questi anni di crisi gli unici settori anticiclici e ovunque nel mondo (dalla Germania della Merkel agli Usa di Obama per arrivare persino in Cina) sono considerati drivers per un vero rilancio dello sviluppo economico.”

 “Solo in Italia si assiste a questo dibattito di retroguardia in cui la politica trasversalmente non capisce le potenzialità offerte, e la rappresentanza istituzionale delle industrie italiane si ostina a rappresentare solo i suoi membri meno capaci di innovazione” – concludono Ferrante e Della Seta.

Roma 23 luglio 2013