Allarme birra contaminata, subito stop al glifosato

glifosato “Subito stop al glifosato, diserbante definito dallo Iarc, l’Agenzia per la ricerca sul cancro dell’Oms, un sicuro cancerogeno per gli animali e fortemente a rischio anche per l’uomo.Il suo utilizzo diffuso in agricoltura, nella pulizia delle strade, delle ferrovie e la sua presenza nei giardini pubblici, lo rende estremamente pericoloso. L’allarme lanciato in Germania sulla birra richiede che dai Ministri italiani ci sia la massima vigilanza su ciò che viene prodotto e commercializzato nel nostro Paese, e che il Governo dica no in Europa al suo utilizzo e ne proclami il bando nel nostro Paese”.

Lo dichiarano i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto, aderendo alla campagna “#StopGlifosato” condivisa e promossa da 32 Associazioni Ambientaliste e dell’Agricoltura Biologica.

“In Germania – continuano gli esponenti ecologisti –   ha sollevato grandissima preoccupazione il test dell’Istituto per l’ambiente di Monaco, che analizzando 14 marchi di birra molto diffusi ha rilevato nei casi più estremi livelli di glifosato quasi 300 volte superiori a 0,1 microgrammi, che è il limite consentito dalla legge per l’acqua potabile. Il glifosato non è il male minore da dover sopportare, perchè le alternative migliori e non nocive ci sono, ma vanno rese note e incentivate, e oltretutto è  un prodotto che è stato discusso da molti anni anche perché è alla  base di alcuni brevetti OGM, un tipo di agricoltura che nulla c’entra con il modello colturale italiano”.

“La posizione della Commissione europea, che pare intenzionata a rinnovarne l’uso per altri 15 anni, è clamorosamente in contrasto con la comunità scientifica internazionale. I Ministri Lorenzin, Galletti e Martina prendano una posizione chiara a livello europeo, occorre vietare definitivamente ed in maniera permanente la produzione, la commercializzazione e l’uso di tutti i prodotti a base di glifosato” – concludono Corrado e Alotto.