Alexander Langer, testimone profeta del nostro tempo

A venti anni dalla sua morte volontaria (Firenze, Pian de’ Giullari, 3 luglio 1995) la figura di Alexander Langer (“Alex” per gli amici) è più attuale che mai. Per certi aspetti, la sua figura è più conosciuta e “riconosciuta” oggi che non quando era in vita, una vita durante la quale ha dovuto subire anche molte amarezze e misconoscimenti, anche da persone e ambienti a lui vicini.

“Parlo di lui – ha detto Marco Boato, autore del libro ‘Costruttore di ponti’ dedicato a Langer –  come “testimone” (oltre che “protagonista”), ma anche come “profeta” del nostro tempo, sotto un duplice profilo. Un “profeta” a volte contestato e disconosciuto o ignorato, finché è stato in vita: “nemo propheta acceptus est in patria sua”, si potrebbe dire, riecheggiando la lezione evangelica. Un “profeta” che, inoltre, su molte questioni ha visto più lontano dei suoi contemporanei, ha anticipato i tempi in modo lungimirante, ma non ha potuto vedere in vita la “terra promessa”

Per ricordarlo si terrà il 3 luglio, dalle 15.00 alle 20.00 presso la Camera dei Deputati (Sala Aldo Moro) la giornata in suo ricordo, organizzata da Legambiente, La Nuova ecologia, Amici della Terra, Verdi e Green Italia.

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