Rossella Muroni chiede allo Stato italiano di dichiarare lo stato di Emergenza Climatica

Borghi isolati, alberi abbattuti, blackout energetici, tratte ferroviarie chiuse, città alluvionate, frane in tutto il Paese, sfollati. Vittime e danni crescenti. Ora addirittura autostrade che crollano per gli eventi meteorologici estremi. Cosa altro deve accedere per convincere la politica che non si tratta di maltempo, ma del clima che è già cambiato?

Che non c’è tempo da perdere, ma che bisogna prendere provvedimenti immediati e radicali per affrontare i mutamenti climatici?

L’Italia è un Paese fragile, dove il 91% dei Comuni sono in aree a rischio idrogeologico, in cui 7 milioni di persone vivono territori vulnerabili e dove i rischi sono ulteriormente acuiti dalla cattiva gestione del suolo che troppo si è troppo spesso imposta in passato e dagli effetti dei mutamenti climatici in atto.

“Per questo una politica lungimirante deve dare priorità alla riduzione dei gas a effetto serra, alla messa in sicurezza e alla corretta gestione del territorio, a interventi di prevenzione e a piani di adattamento ai mutamenti climatici. E su queste priorità deve investire risorse adeguate. Oltre a garantire maggiore sicurezza ai cittadini, una tale azione di cura del territorio sarebbe anche ad alta intensità di lavoro e andrebbe accompagnata dalla promozione di una nuova economia circolare e sostenibile. È necessario poi diffondere maggiormente nel Paese la coscienza dei rischi e la cultura della prevenzione. Per questo andrebbe approvata quanto prima una legge sul consumo di suolo e andrebbe contrastato con ben maggiore efficacia rispetto ad oggi l’abusivismo edilizio. Per dare una risposta efficace in chiave di prevenzione anziché di emergenza.

Per tutti questi motivi auspichiamo che la Camera approvi la mozione a prima firma Muroni per dichiarare l’Italia in emergenza climatica che sarà discussa oggi a Montecitorio. Un atto che impegna, tra l’altro, il governo a ridurre le emissioni in tempi rapidi e certi per arrivare alla decarbonizzazione dell’economia, a rafforzare il Piano energia e clima così da attuare gli impegni assunti con l’Accordo di Parigi, e a procedere – seppur gradualmente – al taglio dei sussidi fossili e dannosi per l’ambiente.” così Annalisa Corrado e Carmine Maturo, co-portavoce di Green Italia commentano la mozione a prima firma Muroni.