Repubblica.it – Quando il condono viene da sinistra

condono

Articolo di Antonio Cianciullo su Repubblica.it –

Ancora un tentativo di riproporre una forma di condono edilizio in Campania. Trovate la notizia ripetitiva? Lo capisco, il pressing parlamentare del Pdl su questo tema non conosce soste. Ma questa volta c’è una novità importante: la proposta non viene dal Pdl ma dal Pd, in questo caso verrebbe da dire dal Pdl meno elle.

E infatti la proposta ricalca le precedenti con qualche modesta sottrazione di danno (la elle mancante). L’emendamento che ha come primo firmatario Rosaria Capacchione, senatrice eletta dal Pd in Campania, prevede di modificare il disegno di legge presentato dal centrodestra con lo scopo di riattivare il condono in Campania, togliendo il precedente articolo 2 e sostituendolo con 3 punti. Ecco i primi due.
Primo. La demolizione scatta solo se “l’intervento oltre a non risultare conforme alla disciplina urbanistica ed edilizia vigente al momento della realizzazione dello stesso, risulti non conforme anche alla disciplina urbanistica vigente al momento dell’accertamento di conformità”. Insomma se qualcuno ha fatto un abuso ma nel frattempo sono cambiate le leggi passa tutto in cavalleria.
Secondo. La demolizione scatta solo se si è in presenza di “un ampliamento del manufatto superiore al 30 per cento della volumetria della costruzione  originaria  o,  in  alternativa,  un  ampliamento superiore  a  750  metri cubi ovvero, qualora relativo a nuove costruzioni residenziali, non sia superiore a 750 metri cubi a condizione che la nuova costruzione non superi complessivamente i 3.000 metri cubi. Sono fatti salvi qualora sussistenti, gli eventuali criteri e limiti volumetrici più restrittivi determinati dalle Regioni o dalle Province autonome di Trento e Bolzano”. Insomma se non hai cercato di costruire un grattacielo non è così grave.
“In realtà quello che è grave non è solo il merito di questo emendamento che di fatto prova a riaprire le porte del condono edilizio proprio in una regione in cui c’è bisogno della difesa più intransigente della legalità”, obiettano Roberto della Seta e Francesco Ferrante, ex senatori del Pd che hanno dato vita a Green Italia. “Ma anche il fatto che se una norma del genere passasse per un ovvio principio di uguaglianza del diritto dovrebbe essere estesa a tutta l’Italia”.

Clicca per l’articolo su Repubblica.it