Presentati i ricorsi per l’ingiusta esclusione della lista Green Italia – Verdi Europei

Abbiamo presentato ricorsi in tutte le circoscrizioni elettorali contro l’esclusione delle liste di Green Italia-Verdi europei, che riteniamo assolutamente ingiusta e siamo pronti a fare tutto il necessario per difendere un diritto democratico non riconosciuto dagli uffici elettorali. Riteniamo che la nostra lista abbia il diritto all’esenzione e siamo determinati a farlo valere in tutte le sedi politiche, amministrative e giudiziarie. L’esenzione dalla raccolta delle firme è un diritto riconosciuto dall’art. 12 comma 4 della legge 18/1979 nel punto in cui precisa che sono esenti dalla raccolta delle firme quei partiti politici che hanno una rappresentanza nel Parlamento europeo.
Nel Parlamento europeo è presente il gruppo Parlamentare verde, quarta forza in Europa, al quale non solo siamo iscritti ma del quale siamo gli unici rappresentanti in Italia. La battaglia per far valere le nostre ragioni è partita da lontano, passando per un ricorso al Tar del Lazio nel quale abbiamo contestato una circolare del Ministero degli Interni rispetto alla legge 18/1979 con la quale si sostiene che ci si possa avvalere del diritto all’esenzione solo con parlamentari eletti in Italia. Il Tar del Lazio il 21 marzo scorso ha risposto al nostro ricorso emettendo un’ordinanza che affermava che “l’art. 12 comma 4 della legge n.18/1979 ha caratteristiche d’immediata applicazione che non rendono necessarie disposizioni di dettaglio”. Nei giorni scorsi, poi, è stato anche approvato un’ordine del giorno alla Camera che impegnava il Governo a valutare se “a normativa vigente e alla luce dei nuovi indirizzi europei l’art. 12 comma 4 legge 18/1979 possa essere interpretato ed esteso in tempi utili per la presentazione delle liste anche a quelle forze o partiti politici che sono affiliati a partiti europei costituiti formalmente in un gruppo presso il Parlamento Europeo”.
Contro un’esclusione ingiusta e contro lo spirito del trattato di Lisbona siamo pronti a dare battaglia, certi che le nostre ragioni verranno riconosciute in tutte le sedi competenti perché escludere dalla competizione elettorale le liste ecologiste, che sono collegate alla quarta forza del Parlamento europeo, sarebbe una gravissima violazione democratica, tanto più che il diritto all’esenzione è stato riconosciuto pressoché a tutte le formazioni politiche che parteciperanno alle prossime elezioni, comprese formazioni come il Centro Democratico di Tabacci o Fratelli d’Italia.
Lo si legge in una nota di Green Italia-Verdi Europei dopo che le liste ecologiste sono state rigettate in tutte e cinque le circoscrizioni elettorali, perché gli uffici elettorali non hanno riconosciuto il diritto all’esenzione delle firme per la lista collegata al Partito dei Verdi Europei.

Roma, 17 aprile 2013