Nuove mobilitazioni ecologiste per difendere le rinnovabili

“Oggi in Europa alcuni governi intendono quasi azzerare gli obiettivi europei nel campo dell’innovazione energetica e rinunciare a targets specifici per lo sviluppo delle fonti rinnovabili e per l’efficienza energetica. Questa posizione, che difende interessi dell’industri energetica più vecchia e inquinante, dal carbone al nucleare, va sconfitta e mi auguro che il primo ministro italiano Matteo Renzi spenda la sua immagine di rinnovatore per ottenere tale risultato”. Lo ha dichiarato Rebecca Harms, capogruppo dei Verdi al Parlamento europeo che durante la sua visita istituzionale a Roma con gli altri presidenti di Gruppo del Parlamento europeo  ha incontrato una delegazione di Green Italia Verdi Europei. Nel corso dell’incontro la copresidente dei parlamentari europei verdi e i rappresentanti degli ecologisti italiani hanno condiviso l’auspicio che l’Italia nel suo semestre di presidenza dell’Unione europea si impegni per qualificare molto più fortemente le politiche europee nel senso della green economy e in particolare perché l’Europa scelga una posizione avanzata sul tema della lotta ai cambiamenti climatici.

 “L’energia verde è una strada preziosa che porta innovazione tecnologica,lavoro, indipendenza energetica. Abbandonarla significherebbe per l’Italia come per tutta l’Europa un incomprensibile ritorno al passato”, ha aggiunto Rebecca Harms che Rebecca Harms si è anche detta preoccupata per le ultime misure del governo italiano che colpiscono migliaia di imprese green che hanno investito nelle energie rinnovabili.

Per Roberto Della Seta, fra i promotori di Green Italia Verdi europei: “Colpire il settore del fotovoltaico con misure retroattive mina uno dei comparti più dinamici dell’economia italiana, e scatena timori diffusi presso gli investitori esteri: l’allarme viene da due dei maggiori giornali economici mondiali, con il Financial Times che parla di un rischio bancario di 20 miliardi che verrebbe causato dallo spalma incentivi, e il Wall Street Journal che mette in guardia per il futuro dall’investire in Italia”. 

“Attaccando le rinnovabili il governo non solo mette a rischio 10mila posti di lavoro ma impone una frenata all’innovazione e agli investimenti sul futuro energetico dell’Italia:continuare a inseguire politiche energetiche vecchie di oltre un secolo con trivellazioni e fonti fossili non solo è un errore gravissimo ma è una scelta che va in direzione opposta alle scelte di paesi avanzati come la Germania che vogliono produrre l’80% della loro energia da fonti rinnovabili al 2050”. Dichiara il Coportavoce dei Verdi italiani Angelo Bonelli che insieme a Della Seta annuncia nuove mobilitazioni “per difendere le rinnovabili che rappresentano il futuro dell’Italia”.