L’innalzamento a 250 mila firme per le leggi di iniziativa popolare è favore alle lobby

“L’innalzamento a 250 mila firme per la presentazione di leggi di iniziativa popolare coincide ‘casualmente’ con la nostra volontà di iniziarne la raccolta per una rigorosissima legge sui reati ambientali da inserire nel codice penale. Evidentemente la lobby trasversale dei sostenitori di chi ha inquinato e devastato l’Italia teme una legge che abbia efficacia nell’affermare finalmente il principio europeo che ‘chi inquina paga’”.

Lo dichiarano Fabio Granata e Monica Frassoni, coordinatori nazionali Green Italia, in merito all’emendamento a firma dei relatori, Anna Finocchiaro e Roberto Calderoli, al ddl 1429 contenente le modifiche al testo costituzionale, approvato dalla commissione Affari costituzionali.

“Non ci spaventa comunque neanche  questa “asticella più alta” – aggiungono Frassoni e Granata – e andremo avanti nella iniziativa in collaborazione con quelle associazioni ambientaliste che credono non più rinviabile una azione politica e legislativa “in nome del popolo inquinato”.