L’appello al voto per Green Italia di Marco Fratoddi, direttore de “La Nuova Ecologia”

È facile spiegare le ragioni per cui voterò Green Italia alle europee del prossimo 25 maggio. Ho in mente un paese che nessun altra forza politica è in grado di rappresentare con la stessa chiarezza a Bruxelles, un paese centrato sulla valorizzazione delle risorse ambientali, sulla capacità d’innovare sia sotto il profilo tecnologico che sociale, sulla disponibilità ad accogliere chi bussa alle nostre frontiere. Preferisco dare la mia fiducia ad un partito nel quale s’impegnano persone abituate magari meno di altre ad andare in televisione o ad agitare le piazze, che provengono da estrazioni politiche diverse e superano gli steccati ideologici del Novecento nel segno dell’ecologia. Propongo  a chi mi conosce di fare lo stesso, bisogna articolare lo scenario politico del paese e presentarsi in Europa con una visione avanzata che metta l’efficienza e la riconversione alle rinnovabili, il patrimonio di natura e cultura che possediamo, la sussidiarietà al centro di un progetto economico nuovo. Certo, sembra di vedere Davide contro Golia, specialmente in un sistema mediatico ormai assuefatto da decenni a seguire i leader anziché ad approfondire i contenuti, a cercare lo scambio d’insulti anziché le buone idee da trasformare in notizie. Però questa è la scommessa dell’ecologismo, dialogare nella società perché le persone siano protagoniste del cambiamento. C’è un motivo per cui non dovremmo crederci anche stavolta?