La ripresa della caccia dopo una stagione di incendi è un atto criminogeno

“La ripresa della stagione venatoria a seguito di un’estate estremamente secca e torrida, durante la quale numerosi incendi hanno devastato ampie parti del territorio boschivo del Paese, è una scelta criminogena che arrecherà danni gravissimi all’ecosistema. In diverse regioni è già scattata la pre-apertura della stagione venatoria, dunque ribadiamo con forza al ministro Galletti la richiesta che le associazioni ambientaliste e animaliste, oltre alle petizioni in corso sui territori,  gli hanno rivolto negli scorsi giorni di fermare o posticipare l’apertura ufficiale, esercitando i poteri sostituitivi nei confronti delle Regioni”.

Lo dichiarano i co-portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Carmine Maturo.

“Il Ministro Galletti – continuano gli esponenti ecologisti –  può ancora intervenire, e dovrebbe farlo perché Ispra, l’istituto di ricerca del Ministero dell’Ambiente, ha espressamente indicato a tutte le Regioni italiane di limitare il più possibile la caccia quest’anno, per motivi che sono di tutta evidenza”.

“E’ incomprensibile che il Ministro dell’Ambiente non faccia valere il suo ruolo istituzionale imponendo uno stop, che siamo certi raccoglierebbe il favore dei cittadini italiani, da anni in stragrande maggioranza contrari alla caccia” – concludono gli esponenti di Green Italia.

 

Roma 5 settembre 2017