La priorità principale per l’Unione europea è mantenere i valori fondamentali e i principi fondativi

In seguito all’invocazione dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona, la co-Presidente dei Verdi Europei Monica Frassoni ha detto:
“È davvero significativo che, nello stesso giorno in cui da tutto il mondo giungono a Liverpool 1800 delegati (inclusi da una trentina di paesi europei), il Regno Unito inizia il processo di uscita dalla UE chiedendo l’applicazione dell’articolo 50. I Verdi britannici sono stati e sono, insieme ai liberali, i più convinti sostenitori del fronte pro-europeo: siamo a Liverpool anche per riaffermare che esiste un interesse comune a fare in modo che l’accordo che oggi si inizia a negoziare mantenga la maggior parte del patrimonio di pratiche e regole che ci accomunano, in particolare nel settore dell’ambiente (80% delle leggi inglesi in questo settore derivano da obblighi europei), ma anche sociale, dei diritti dei consumatori, qualità alimentare, eccetera.
La priorità in questo negoziato è mantenere il più possibile i valori fondamentali e i principi fondativi dei trattati comunitari. Inoltre, occorre esplorare tutte le opzioni per far sì che Scozia, Irlanda del Nord e Gibilterra possano far ancora parte della UE.
È assolutamente cruciale che durante i negoziati si tengano ben a mente gli interessi sia dei cittadini europei che di quelli britannici, assicurandosi che non si giunga a una restrizione dei diritti e libertà di cui oggi godono. Le quattro libertà (libera circolazione dei beni, libera circolazione delle persone, diritto di stabilirsi e libertà di fornire servizi, libera circolazione dei capitali) sono inseparabili: noi ci opporremo a qualunque accordo che consenta la libera circolazione di servizi, beni e capitali senza permettere la libera circolazione delle persone. Anche la tentazione del Regno Unito di rivedere la propria partecipazione alla Convenzione europea dei diritti dell’uomo dovrà essere attentamente tenuta d’occhio.”