Juncker cambi il Commissario al clima

Articolo di Monica Frassoni su Huffington Post – Ho seguito con attenzione e interesse l’audizione di Manuel Arias Cañete tenutasi davanti ai deputati del Parlamento Europeo e il fatto che le risposte e argomentazioni fornite dal Commissario designato si siano rivelate totalmente insoddisfacenti non mi ha stupito, anzi. Quasi a dire “ve lo avevamo detto”, Cañete ha in sostanza confermato la tesi che noi Verdi, assieme a molti altri ambientalisti e non solo, andiamo ripetendo da giorni: la scelta di questo Commissario non è accettabile e Juncker dovrà fare una nuova proposta.

Trattando di Cañete si deve tener presente, innanzitutto, quello sfondo di vicende personali che da tempo lo vedono coinvolto in attività causa di evidenti conflitti d’interessi. Lungo tutta la durata dell’audizione le attività della famiglia di Cañete sono rimaste argomento di discussione, del resto si parla da tempo di come abbia favorito gli interessi economici dei propri famigliari quando ancora era in carica come Ministro dell’Agricoltura, e nonostante le molteplici domande a proposito, Cañete non è stato in grado di fugare i dubbi a questo proposito, in particolare per quanto riguarda il coinvolgimento di proprio cognato nell’industria del petrolio.

Ma senza andare a scavare nelle vicende personali, basta dare uno sguardo a livello politico: in qualità di Ministro dell’Agricoltura spagnolo, Cañete ha sostenuto le politiche del governo PP che hanno gravemente danneggiato il settore delle energie rinnovabili della Spagna. Ora, davanti alla sfida che ci si prospetta dei negoziati di Parigi 2015, è lui il primo a non credere nella necessità e nell’urgenza di arrivare ad un accordo ambizioso e vincolante; come potrebbe un simile Commissario guidare l’Unione Europea nei difficili negoziati internazionali sul clima?

È evidente che Cañete non ha i requisiti necessari ad assumere un simile impegno e per questo motivo anche noi sosteniamo la richiesta di quegli oltre 300.000 cittadini europei che hanno firmato una petizione che ne chiede la sostituzione. Siamo ben consapevoli che non avremo un Commissario Verde e non ci facciamo illusioni a proposito, ma anche nelle circostanze attuali Cañete è per noi un compromesso inaccettabile: chiediamo quindi a Juncker di proporre un nuovo candidato per il portafoglio clima.

Proponendo Vella e Cañete Juncker sembra voler abbandonare l’idea di un’agenda Verde per la prossima Commissione, ma noi sappiamo che i cittadini europei meritano di meglio e ci auguriamo che il processo di nomina dei Commissari, che ancora non può dirsi concluso, cambi la rotta.