I Verdi europei hanno fatto bene a dubitare della buona fede di Grillo

“L’esclusione dei Verdi europei dai possibili approdi degli eletti del M5S in Europa, nel referendum on line lanciato questa stamattina, ha un’unica spiegazione: il desiderio di Grillo e Casaleggio di manipolare la scelta dei militanti 5 stelle, impedendo loro, strutturalmente, di mostrare la volontà di aderire al programma degli ecologisti, rifiutando così l’alleanza col partito antieuropeista, xenofobo e nazionalista di Farage”.

E’ quanto dichiarano i portavoce di Green Italia Annalisa Corrado e Oliviero Alotto.

“E’ una scelta – continuano i portavoce di Green Italia –  che manifesta pienamente i motivi strutturali per cui i Verdi europei hanno fin da subito dubitato della buona fede di Grillo, chiedendo che innanzitutto venisse fatta chiarezza su scelte fondamentali quali posizione sull’Europa e sull’euro, nonché sull’immigrazione e i diritti. È, del resto, una linea coerente quella tenuta da Grillo che mentre millantava richieste di contatto con i Verdi europei e diffondeva falsità strumentali sul loro operato, costruiva con evidente entusiasmo alleanze con soggetti che con il programma dei Verdi non hanno alcun punto di convergenza. Sostanza e forma coincidono”.

“ I motivi per cui Grillo non possa assolutamente accettare di fare parte di un grande movimento ecologista che rappresenta un’eccellenza in campi quali la gestione della leadership, la democraticità delle scelte, la chiarezza delle strategie e degli obiettivi, sono sempre più evidenti, e senza bisogno di sottili interpretazioni politiche della realtà” – concludono Alotto e Corrado.