Green Italia alla manifestazione NoTriv di Palermo

“Green Italia  condivide il grido d’allarme del mondo dei comitati no triv, della green economy, delle associazioni ambientaliste, del “popolo inquinato” e di chi non vuole essere stritolato  dalla politica energetica dei Governi Nazionale e Siciliano a trazione fossile. Insieme agli esponenti delle maggiori associazioni ambientaliste,dei Comitati no triv e ai cittadini impegnati a difesa del proprio territorio, ci ritroveremo oggi pomeriggio alle 16 all’Ars a Palermo per dire no al piano di trivellazioni selvagge , e sì ad un futuro energetico carbon free, alimentato  da fonti rinnovabili e caratterizzato dall’efficienza energetica”.

Lo dichiara il coordinatore nazionale di Green Italia Fabio Granata

“Renzi e Crocetta – continua Granata –   vogliono rendere più facile estrarre idrocarburi nei giacimenti presenti sul territorio nazionale e siciliano .Lo sfruttamento degli idrocarburi riveste per loro  “un’importanza strategica”e lo stesso  vale per gasdotti,i rigassificatori,i depositi di stoccaggio del gas naturale (compresi quelli sotterranei). Insomma si punta tutto sui combustibili fossili. Nonostante le fonti rinnovabili coprano una quota sempre maggiore del fabbisogno energetico , e nonostante le riserve fossili presenti nel nostro Paese, secondo gli stessi dati del Ministero dello Sviluppo economico, sono ben poca cosa:insomma si vuole mettere in pericolo il nostro territorio,il paesaggio,i nostri mari senza alcun beneficio ma pregiudicando un altra idea di sviluppo basato sul turismo,la bellezza,la cultura,l’innovazione,l’agricoltura”.

“Green Italia – aggiunge Granata –  si schiera  al fianco dei comitati no triv,dell’imprenditoria italiana innovativa che lavora per un futuro energetico meno caro e più pulito, e alle migliaia di cittadini consapevoli decisi a difendere i propri diritti,il proprio territorio, i propri “luoghi dell’anima”.Da Green Italia partirà una iniziativa di legge popolare che introduca finalmente il reato ambientale nel codice penale e che blocchi la liberalizzazione  delle trivellazioni e delle ricerche petrolifere terrestri e marine”.

“Intanto reclamiamo l’impugnativa davanti alla Corte Costituzionale delle parti dello sblocca Italia che violano lo statuto e le competenze siciliane,mai difese da Crocetta che e’sempre più nelle mani dei petrolieri” – conclude Granata.